domenica 9 luglio 2017

RECENSIONE: JOSE SARAMAGO - L'UOMO DUPLICATO


Sinossi:

Protagonista del romanzo è un professore di Storia di scuola media dal nome altisonante, Tertuliano Màximo Afonso. Separato dalla moglie senza ricordare

né perché si è sposato né perché ha divorziato, ha difficoltà nelle relazioni col prossimo e si può definire un depresso. Conduce una vita solitaria e

noiosa, fino al giorno in cui non fa una scoperta sensazionale: dietro consiglio di un collega, noleggia una commedia leggera in videocassetta ed eccolo

faccia a faccia con una comparsa che, ben più che somigliargli, è lui. Un autentico doppio, la cui esistenza travolge quella di Tertuliano, che da quel

momento farà di tutto per scoprire chi sia quell'attore, cosa faccia, che storia abbia, e si immerge così in un'inquietante realtà parallela, ricca di

suspense e di spunti di riflessione sull'identità.

 

Commento:

Tertuliano Maximo Afonso è un professore di storia abbastanza anonimo ed abbastanza depresso. Un giorno, di punto in bianco, un collega di matematica gli propone una soluzione per sconfiggere il “marasma” che ha dentro: guardare film leggeri, in particolare gli consiglia la commedia “Chi cerca trova”. Guardando questa commedia apparentemente insulsa e priva di interesse, Tertuliano ha una folgorazione: fra le comparse scova un attore secondario che è uguale, identico a lui in tutto e per tutto. Da questo momento la sua vita è sconvolta, Tertuliano non ha più pace e comincia a cercare il suo duplicato. I due si incontrano e quello che accade ha dell’incredibile: è un misto tra l’esilarante e il tragicomico, con tanto di scambi di persona ed imprevisti fatali… e il gran finale poi è assolutamente inaspettato.

Un libro che consiglio perché riesce ad essere insieme ironico e profondo: invita a riflettere sulla relatività dell’identità e sugli effetti traumatici che la scoperta di avere un alterego ha sulla nostra psiche e sulla nostra vita. Da segnalare, poi, i dialoghi fra Tertuliano ed il Senso Comune, che qui viene personificato assumendo le fattezze della voce della coscienza: si tratta di riflessioni illuminanti, quasi quanto le frasi buttate lì da Maria Da Paz, la compagna di Tertuliano, che nel bel mezzo della conversazione se ne esce con delle chiose geniali. Certo, bisogna anche dire che Saramago non ha uno stile facile: il libro parte lento e quasi indigesto, ci vuole un po’ ad entrare nel ritmo, ma poi si fa spassoso ed accattivante. Lettura assolutamente consigliata, dunque, con spunti di riflessione a non finire!

 

Opera recensita: “L’uomo duplicato” di Jose Saramago

Editore: Feltrinelli, 2002

Genere: narrativa internazionale

Ambientazione: non definita

Pagine: 270

Prezzo: 9,00 €

Consigliato: sì.

 

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