lunedì 26 marzo 2018

RECENSIONE: HARUKI MURAKAMI - DANCE DANCE DANCE


Sinossi:

È un giorno di marzo, al Dolphin Hotel di Sapporo, a.d. 1983. Alla radio suonano gli Human League. E poi Fleetwood Mac, Abba, Bee Gees ecc. Uno strano

mondo, questo, dove tutto - o quasi - si può comprare. C'è un giornalista free lance che ha perso molte cose nella vita e ogni volta una parte di sé. Cammina

controvento senza perdere lo slancio: forse, per mantenere la rotta, non gli interessa che lasciarsi andare alla deriva. C'è una ragazzina di tredici anni

seduta da sola in bar. Ci sono una receptionist troppo nervosa, un attore dal fascino irresistibile, un poeta con un braccio solo; e un salotto a Honolulu

dove sei scheletri guardano la TV. Esiste un collegamento fra queste cose, un senso anche per chi ha perso l'orientamento, basta continuare a danzare.

 

Commento:

Come al solito Murakami ci conduce, con i suoi libri, in un mondo sospeso fra sogno e realtà. In questo caso, però, la sospensione non è solo immaginata o percepita dal lettore: è vissuta dallo stesso protagonista sulla sua pelle. In seguito ad una serie di strani sogni l’uomo, un giornalista freelance di trentaquattro anni, si reca all’albergo del delfino a Sapporo, pensando di trovarvi ancora il vecchioe cadente hotel dov’era stato una volta con una donna, e trovando invece un nuovissimo hotel di lusso. Dai corridoi di quest’hotel parte la sua ricerca dei legami che ha interrotto, dei nodi lasciati in sospeso e dei nuovi rapporti che il destino gli mette davanti, tutti inspiegabilmente collegati. Un viaggio, questo, attraverso due dimensioni, un gioco ad armi impari con la morte, una continua perdita di sé ed uno strenuo attaccamento alla vita.

Questo è un libro sulla perdita, sui legami, sulla necessità di ognuno di noi di continuare a danzare, a vivere, qualunque cosa accada, senza fermarsi “fino a lasciare tutti a bocca aperta”. Scritto con la solita apparente levità degli autori giapponesi, questo è un libro profondo che ci induce a riflettere sulla nostra vita e sulle nostre scelte e, inevitabilmente, sui cambiamenti necessari per continuare a stare a galla, per mantenere il contatto con la realtà. Lettura consigliata.

 

Opera recensita: “Dance dance dance” di Haruki Murakami

Editore: Einaudi, prima ed. 1988

Genere: narrativa giapponese

Ambientazione: Giappone-Hawaii

Pagine: 500

Prezzo: 13,50 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8,5.

 

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