domenica 6 maggio 2018

RECENSIONE: JEFFERY DEAVER - PIETà PER GLI INSONNI


Sinossi:

Un tornado spaventoso sta per abbattersi sul New England. Michael Hrubek, gigante schizofrenico e folle stupratore, evade dal manicomio criminale per vendicarsi

della donna che lo ha inchiodato. Lo scatenarsi della natura fa da contrappunto alla più forsennata delle fughe e alla più spietata delle cacce all'uomo.

 

Commento:

Forse a qualcuno il paragone sembrerà azzardato, ma secondo me più che da Deaver questo romanzo sembra scritto da Stephen King, sarà per l’ambientazione molto “americana” e molto anni 90, sarà perché i due autori hanno in comune una caratteristica importante: la meticolosità che quasi sconfina nel puntiglio con cui trattano qualunque aspetto delle loro storie. Paragoni a parte, a Deaver va il merito di aver saputo mescolare il thriller psicologico e l’avventura on the road, creando un thriller ricco di suspense che sa tanto di romanzo americano. Tutto si svolge in una notte, una notte difficile su più fronti e per molte persone: da un lato una violenta bufera sta per abbattersi sul New England facendo tracimare il fiume ed il lago prospiciente la proprietà degli Aceson a Rigeton, quindi Lise, il marito Ouen e la sorella Portia devono affrettarsi a metterla al sicuro il più possibile; dall’altro proprio a casa loro sta dirigendosi Michael Rubeck, una montagna d’uomo affetto da schizofrenia paranoide ed evaso dall’ospedale psichiatrico dov’era in cura. Tra inseguimenti all’ultima astuzia, lavoro di braccia per trascinare sacchi di sabbia e creare sbarramenti all’acqua che minaccia di mandare in fumo le fatiche di una vita, ricordi passati e recenti e cose non dette, si sviluppa una storia coinvolgente e serrata. I colpi di scena non mancano, anche se stavolta posso vantarmi – una volta tanto – di aver capito cosa non quadrava ben prima del finale. E comunque, ancora una volta, Deaver ci dimostra con le sue storie che nulla è necessariamente come appare… nulla può essere dato per scontato… non è mai detta l’ultima parola, finché non si gira l’ultima pagina. Nella mia classifica personale “Pietà per gli insonni” non è in cima ai libri di Deaver, ma è comunque un buon thriller. Lo consiglio a chi predilige le ambientazioni aperte a quelle metropolitane.

Opera recensita: “Pietà per gli insonni” di Jeffery Deaver

Editore: Bur, prima ed. 1994

Genere: thriller psicologico

Ambientazione: Stati Uniti

Pagine: 448

Prezzo: 9,90 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

 

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