martedì 15 maggio 2018

RECENSIONE: LARS KEPLER - IL CACCIATORE SILENZIOSO


Sinossi:

E da poco calata la notte quando Sofia entra nella grande villa fuori Stoccolma dove l'aspetta il suo cliente. Un cliente molto facoltoso, ma per lei nuovo.

Forse è per questo che Sofia avanza circospetta come un animale selvatico. Mentre percorre lentamente l'ampio salone buio, cercando di registrare ogni

dettaglio, Sofia non immagina chi sia veramente l'uomo che l'ha scelta per quella notte. E nemmeno immagina che di lì a poco si troverà faccia a faccia

con il terrore. Perché un killer spietato e meticoloso, che non lascia tracce né indizi, e si muove con apparente infallibilità, è entrato in azione ed

è pronto a colpire ancora. Restringere la cerchia delle potenziali prossime vittime è un autentico incubo per le forze dell'ordine, perché nel mirino del

killer potrebbero esserci personalità molto in vista nel Paese. Ma agire allo scoperto potrebbe avere conseguenze terribili. «Per risolvere l'enigma, alla

polizia non resta che richiamare Joona Linna, l'ex commissario che da due anni si trova rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Kumla per un vecchio

conto in sospeso. Joona Linna e l'agente speciale Saga Bauer sono costretti a collaborare in segreto per fermare il «cacciatore silenzioso» prima che sia

troppo tardi. Prima di finire loro stessi tra gli obiettivi di una morte annunciata. Prima che il cacciatore riduca anche loro a un silenzio senza fine...

 

 

Commento:

Cruento. E’ questo l’aggettivo che mi viene subito in mente per descrivere questo thriller, il quinto della saga con protagonista Joona Linna, nata dalla penna dei due coniugi che si nascondono dietro lo pseudonimo di Lars Kepler.

Se in altri thriller della stessa saga avevamo avuto più notizie su Joona e sul suo passato, qui l’attenzione è per lo più concentrata sul caso da risolvere, che di per sé è già abbastanza complicato. La trama non brilla per originalità e non ci sono colpi di scena stupefacenti, ma il ritmo serratissimo e la crudezza del racconto catturano il lettore e lo avvincono per seicento pagine senza tentennamenti. Il killer, in questo caso, non è un derelitto, non è un individuo ai margini della società, tutt’altro: si insinua nell’upper class della Stoccolma che conta per meglio cacciare le sue prede. In apparenza agisce in modo inspiegabile, ma in realtà ha un piano meticoloso e perfetto da seguire e farà di tutto per portarlo a termine senza sentire ragioni. E intanto continua la proficua collaborazione tra il nostro ex commissario Joona Linna e l’agente speciale della Sapo Saga Bauer: una coppia affiatatissima che porta a casa il risultato a qualunque costo, senza mai sottrarsi al pericolo. Come avevo già scritto parlando di “Nella mente dell’ipnotista”, la crudezza degli scenari delineati da Kepler cresce in un’escalation sorprendente ed inquietante ad ogni volume. Si ha sempre l’impressione di aver raggiunto il limite della crudeltà umana, ma nell’episodio successivo l’asticella si alza ancora dimostrandoci che ci eravamo sbagliati. Questo, ovviamente, non piace a tutti, perciò se siete suggestionabili o non amate i crimini particolarmente efferati – peraltro descritti minuziosamente – lasciate perdere, questa saga non fa per voi. Se invece tutto questo non vi spaventa e pensate che valga la pena per un bel po’ di brivido allora accomodatevi: Joona vi sorprenderà.

 

Opera recensita: “Il cacciatore silenzioso” di Lars Kepler

Editore: Longanesi, 2016

Genere: thriller

Ambientazione: Svezia

Pagine: 633

Prezzo: 19,90 €

Consigliato: sì

Voto personale: 9.

 

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