venerdì 20 luglio 2018

RECENSIONE: HELENA JANECZEK - LA RAGAZZA CON LA LEICA


Sinossi:
Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna. Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt’altro motivo, a dare l’avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante. È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro. Ma per chi l’ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile.

Commento:
Un libro che sta letteralmente facendo incetta di premi e che, da quando è stato pubblicato, sta facendo parlare di sé. Racconta la storia di una fotografa, Gerda Taro, del suo rapporto con Robert Capa, del suo egocentrismo e del suo essere completamente fuori da ogni schema.
Un racconto, questo, affidato alle voci, ai vissuti, ai ricordi degli amici e dei conoscenti della coppia di fotografi, spesso ricordi intimi, non sempre lusinghieri. L'impressione generale che ho avuto su questo libro non è stata delle migliori: certamente è un libro studiato, sofferto, complesso. E' però anche un libro freddo, a mio parere troppo freddo, che in fin dei conti non ci fa arrivare né a conoscere Gerda e il suo pensiero, né gli altri personaggi, né tantomeno il contesto storico-sociale in cui si muovono che già da solo sarebbe stato un interessante approfondimento. In definitiva, a me non è piaciuto, non mi ha coinvolto né emozionato.
Tuttavia, non mi sento di bocciarlo apriori perché… se è stato tanto osannato, qualcuno ci avrà visto qualcosa di buono… perciò se vi ispira provate a leggerlo, magari alla fine avrete un'opinione opposta alla mia.

Opera recensita: "La ragazza con la Leica" di Helena Janeczek
Editore: Guanda, 2017
Genere: biografia-romanzo storico
Ambientazione: Europa
Pagine: 320
Prezzo: 18,00 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 6,5.


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