domenica 22 luglio 2018

RECENSIONE: CAMILLA LACKBERG - LA PRINCIPESSA DI GHIACCIO


Sinossi:
Erica Falck è tornata nella casa dei genitori a Fjällbacka, incantevole località turistica sulla costa occidentale della Svezia che, come sempre d'inverno, sembra immersa nella quiete più assoluta. Ma il ritrovamento del corpo di Alexandra, l'amica d'infanzia, in una vasca di ghiaccio riapre una misteriosa vicenda che aveva profondamente turbato il piccolo paese dell'arcipelago molti anni prima. Erica è convinta che non si tratti di suicidio, e in coppia con il poliziotto Patrik Hedström cerca di scoprire cosa si nasconde dietro la morte di una persona che credeva di conoscere. A trentacinque anni, con la sensazione di non sapere bene cosa volere nella vita ma stimolata da un nuovo amore, approfitta del suo status di scrittrice per smascherare menzogne e segreti di una comunità dove l'apparenza conta più di ogni cosa.

Commento:
Ho riletto questo giallo a distanza di anni – e di molti libri del genere all'attivo – con l'intenzione di continuare la fortunata saga e, in generale, confermo l'impressione positiva che ebbi alla fine della prima lettura.
Si tratta del primo libro di Camilla Lackberg, quello che ha dato l'avvio alla serie ambientata nel piccolo paesino di Fjalbacka, sulla costa sud-occidentale della Svezia, e che vede come protagonista la giovane scrittrice Erica Falck.Al di là delle caratteristiche specifiche del libro, dell'ambientazione fredda e innevata e della trama e di altre amenità facilmente intuibili dalla quarta di copertina, cerchiamo di inquadrare meglio la collocazione della Lackberg nel panorama poliziesco contemporaneo.
C'è una categoria di gialli – e non di thriller, attenzione, perché mai come in questo caso la precisazione fa la differenza – che io definirei gialli soft: sono quei libri che di base sono dei polizieschi, ma nei quali gli autori (o più spesso le autrici) infilano anche una storia in rosa che va a costituire una diramazione parallela della trama. Ora, a me personalmente questo tipo di storie non dispiace, sia perché non disdegno le implicazioni quotidiane o sentimentali dei personaggi, specie se dovrò incontrarli per molti libri, sia perché il lato romantico va a sostituire in parte la mancanza di adrenalina e di tensione narrativa che spesso si trova nei gialli e che altrimenti mi farebbe rimpiangere i thriller. In un giallo dell'Ottocento o dei primi del Novecento tutto questo sarebbe ampiamente compensato da ricche elucubrazioni psicologiche, ma, visto che oggi sembrano passate di moda, accontentiamoci del rosa.
Detto questo, e considerate queste premesse, mi sembra che la Lackberg il suo lavoro lo sappia fare bene. Certo, in questo primo libro si notano ancora delle imperfezioni e una scrittura un po' acerba – il tutto in molti casi avrebbe potuto essere reso in modo più sottile – ma le basi ci sono, la trama regge, la caratterizzazione dei personaggi è buona, soprattutto in vista della futura serie. Perciò, se viene preso per quello che è – ossia un giallo contemporaneo soft – questo è sicuramente un buon libro d'evasione.
Con questi presupposti non posso che consigliarlo. A me, personalmente, è piaciuto e credo che continuerò la serie, non fosse altro che per vedere com'è maturata la Lackberg: non avrebbe mai potuto avere tanto successo per tanto tempo seguendo sempre la stessa scia senza migliorarsi.

Opera recensita: "La principessa di ghiaccio" di Camilla Lackberg
Editore: Marsilio, ed. originale 2002, ed. italiana 2010
Genere: giallo
Ambientazione: Svezia
Pagine: 458
Prezzo: 18,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.


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