sabato 29 settembre 2018

RECENSIONE: VIRGINIA WOOLF - LA SIGNORA DALLOWAY


Sinossi:
13 giugno 1923. Clarissa Dalloway, una signora dell'alta borghesia londinese, esce a comprare i fiori per la festa che sta organizzando per la sera. Passeggia per le strade di Londra, sfiora la vita di tanti sconosciuti, ma non ha il fare allegro di chi si prepara a qualcosa di lieto, il suo incedere è incerto e continuamente ostacolato da pensieri che le affollano la mente, da ricordi che si intrecciano con la nostalgia di ciò che è sfuggito e mai potrà tornare. Desideri, angosce e paure della solitudine, della morte ma anche della vita, si rincorrono in un flusso incessante di parole che aprono ad altre parole. Con "La signora Dalloway", qui proposta in una nuova traduzione, Virginia Woolf ci regala un grande romanzo lirico, capace di rivelare tutta la precarietà degli esseri umani, feriti dalle circostanze, inermi di fronte alle correnti della sofferenza e della gioia. Introduzione di Antonella Anedda.

Commento:
Quando, al liceo, studiavo letteratura inglese, la mia professoressa diceva sempre che i romanzi della Woolf erano noti per il caratteristico "Stream of conshousness" – flusso di coscienza. Beh, eccone una chiara, lampante dimostrazione: qui la trama è debolissima, quasi inesistente, eppure la Woolf riesce comunque a raccontare lo svolgersi di una giornata ed a darci un'immagine chiara, seppur sommaria, delle vite dei protagonisti. Lo fa passando da un personaggio all'altro, da un pensiero all'altro, con estrema padronanza e, oserei dire, naturalezza. Il "problema" è nostro che dobbiamo seguirla, comprendere ciò che vuol trasmetterci, superare le nostre reticenze e lasciarci guidare, coinvolgere dal flusso, senza star troppo a pensare alla trama. Personalmente non credo d'esserci riuscita completamente: ho apprezzato il romanzo nel complesso, ne intuisco la profondità, ma non mi ci sono calata, non sono riuscita a decodificarlo come avrei voluto. Da qui la mia cautela nel consigliarlo: non è una lettura facile, anche se si è già letto altro della Woolf, però ritengo che sia un'esperienza di lettura da fare. Personalmente credo che lo rileggerò tra qualche tempo, forse tra qualche anno… sono certa che ne comprenderò meglio sfumature ed implicazioni.


Opera recensita: "La signora Dalloway" di Virginia Woolf
Editore: Einaudi, prima ed. originale 1925
Genere: letteratura inglese
Ambientazione: Londra, 1923
Pagine: 196
Prezzo: 10,00 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 7.


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