Sinossi:
13 giugno 1923. Clarissa
Dalloway, una signora dell'alta borghesia londinese, esce a comprare i fiori
per la festa che sta organizzando per la sera. Passeggia per le strade di
Londra, sfiora la vita di tanti sconosciuti, ma non ha il fare allegro di chi si
prepara a qualcosa di lieto, il suo incedere è incerto e continuamente
ostacolato da pensieri che le affollano la mente, da ricordi che si intrecciano
con la nostalgia di ciò che è sfuggito e mai potrà tornare. Desideri, angosce e
paure della solitudine, della morte ma anche della vita, si rincorrono in un
flusso incessante di parole che aprono ad altre parole. Con "La signora
Dalloway", qui proposta in una nuova traduzione, Virginia Woolf ci regala
un grande romanzo lirico, capace di rivelare tutta la precarietà degli esseri
umani, feriti dalle circostanze, inermi di fronte alle correnti della
sofferenza e della gioia. Introduzione di Antonella Anedda.
Commento:
Quando, al liceo, studiavo letteratura inglese, la mia
professoressa diceva sempre che i romanzi della Woolf erano noti per il
caratteristico "Stream of conshousness" – flusso di coscienza. Beh,
eccone una chiara, lampante dimostrazione: qui la trama è debolissima, quasi
inesistente, eppure la Woolf riesce comunque a raccontare lo svolgersi di una
giornata ed a darci un'immagine chiara, seppur sommaria, delle vite dei
protagonisti. Lo fa passando da un personaggio all'altro, da un pensiero
all'altro, con estrema padronanza e, oserei dire, naturalezza. Il
"problema" è nostro che dobbiamo seguirla, comprendere ciò che vuol
trasmetterci, superare le nostre reticenze e lasciarci guidare, coinvolgere dal
flusso, senza star troppo a pensare alla trama. Personalmente non credo
d'esserci riuscita completamente: ho apprezzato il romanzo nel complesso, ne
intuisco la profondità, ma non mi ci sono calata, non sono riuscita a decodificarlo
come avrei voluto. Da qui la mia cautela nel consigliarlo: non è una lettura
facile, anche se si è già letto altro della Woolf, però ritengo che sia
un'esperienza di lettura da fare. Personalmente credo che lo rileggerò tra
qualche tempo, forse tra qualche anno… sono certa che ne comprenderò meglio sfumature
ed implicazioni.
Opera recensita: "La signora Dalloway" di Virginia
Woolf
Editore: Einaudi, prima ed. originale 1925
Genere: letteratura inglese
Ambientazione: Londra, 1923
Pagine: 196
Prezzo: 10,00 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 7.
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