lunedì 22 ottobre 2018

RECENSIONE: CRISTINA CABONI - LA STANZA DELLA TESSITRICE


Sinossi:
Bellagio è il luogo dove Camilla si è rifugiata per iniziare una nuova vita. Solo qui è libera di realizzare i suoi abiti capaci di infondere coraggio, creazioni che sono ben più di qualcosa da indossare e mostrare. Ma ora è costretta ad abbandonare tutto perché Marianne, la donna che l’ha cresciuta come una madre, ha bisogno del suo sostegno. È lei a mostrarle il contenuto di un antico baule, un abito che nasconde un segreto: vicino alle cuciture interne c’è un sacchetto che custodisce una frase di augurio per una vita felice. È l’unico indizio per ritrovare la sorella che Marianne non ha mai conosciuto. Camilla non ha mai visto nulla di simile, ma conosce la leggenda di Maribelle, una stilista che, all’epoca della seconda guerra mondiale, era famosa come «Tessitrice di sogni». Nei suoi capi erano nascosti i desideri e le speranze delle donne che li portavano. Maribelle è una figura che la affascina da sempre: si dice che sia morta nell’incendio del suo atelier parigino, circondata dalle sue creazioni. Camilla non sa quale sia il legame tra Maribelle e la sorella che Marianne vuole ritrovare. Ma sa che è disposta a fare di tutto per scoprirlo. Sente che la sua intuizione è giusta: Parigi è il luogo da dove iniziare le ricerche; stoffe, tessuti e bozzetti la strada da seguire. Una strada tortuosa, come complesso è ogni filo di una trama che viene da lontano. Perché i misteri da svelare sono a ogni angolo. Perché Maribelle ha lottato per affermare le proprie idee. Perché seguirne le orme significa per Camilla scavare dentro sé stessa, dove batte un cuore che anche l’ago più acuminato non può scalfire. Cristina Caboni è una delle voci più prestigiose e stimate del panorama letterario italiano. Con i suoi romanzi come, tra gli altri, Il sentiero dei profumi e La rilegatrice di storie perdute è entrata nel cuore dei lettori. Ora torna con un libro dove i fili del passato e del presente si intrecciano. Dove gli abiti sono pieni di significati misteriosi. Dove i destini di due donne si incontrano per far volare i sogni, senza paura.

Commento:
Come al solito, Cristina Caboni si conferma una garanzia in fatto di storie emozionanti. Le protagoniste dei suoi romanzi – Elena, Angelica, le Donati, Sofia, Clarice ed oggi Camilla, Marianne e Caterina – si fanno amare e ricordare perché sono donne intrepide e sensibili, coraggiose e delicate, racchiudono in loro l'essenza di ogni donna, sono come forse ognuna di noi sogna di essere. E poi è facile ritrovarsi nelle pagine scritte da Cristina Caboni perché gli "argomenti" che sfiora – i profumi, il miele, i fiori, i libri ed oggi i vestiti – sono fogli delicati del libro che sfogliamo ogni giorno, sono echi della parte più semplice e vera della nostra anima, sono frammenti della nostra vita. Un esempio? Vado sul personale: non sono mai stata una patita di moda, vestirmi glamour non è mai stato nelle mie priorità, però quando scelgo un capo d'abbigliamento amo sentire il tessuto sotto le dita, amo la sensazione di aderenza del tessuto al corpo, amo l'aspetto che l'abito mostra di me. Ebbene, è proprio di questo che parla "La stanza della tessitrice": parla di abiti, di tessuti, di fili che si intrecciano a tessere sogni, di donne che, al di là del tempo e delle avversità, si riconoscono tramite il loro coraggio di osare e di credere in se stesse… di crederci sempre, anche quando l'inadeguatezza, il senso di colpa, il terrore, l'incertezza sembrano soverchiarle.
Camilla e Caterina non si conoscono e non si conosceranno mai, eppure, attraverso Marianne, si riconoscono e si ritrovano in un tripudio di stoffe pregiate, seguendo il filo comune dellla loro storia. Un'altra emozione, dunque, altre donne, altre vicende, altre guerre dentro e fuori dall'anima… un altro libro in cui tuffarsi per ritrovare, ancora e ancora,  una parte di sé.


Opera recensita: "La stanza della tessitrice" di Cristina Caboni
Editore: Garzanti, 2018
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: Sardegna-Milano-Parigi-provincia di Como
Pagine: 304
Prezzo: 18,60 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.


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