mercoledì 8 maggio 2019

RECENSIONE: ALICE BASSO - UN CASO SPECIALE PER LA GHOSTWRITER


Sinossi:
Ha scelto i libri come amici. Anche se a volte sono pieni di segreti.
Per Vani le parole sono importanti. Nel modo in cui una persona le sceglie o le usa, Vani sa leggere abitudini, indole, manie. E sa imitarlo. Infatti Vani è una ghostwriter: riempie le pagine bianche di scrittori di ogni genere con storie, articoli, saggi che sembrino scaturiti dalla loro penna. Una capacità innata che le ha permesso di affermarsi nel mondo dell’editoria, non senza un debito di gratitudine nei confronti dell’uomo che, per primo, ha intuito la sua bravura: Enrico Fuschi, il suo capo. Non sempre i rapporti tra i due sono stati idilliaci, ma ora Vani, anche se non vorrebbe ammetterlo, è preoccupata per lui. Da quando si è lasciato sfuggire un progetto importantissimo non si è più fatto vivo: non risponde al telefono, non si presenta agli appuntamenti, nessuno sa dove sia. Enrico è sparito. Vani sa che può chiedere l’aiuto di una sola persona: il commissario Berganza. Dopo tante indagini condotte fianco a fianco, Vani deve ammettere di sentirsi sempre più legata all’uomo che l’ha scelta come collaboratrice della polizia per il suo intuito infallibile. Insieme si mettono sulle tracce di Enrico. Tracce che li porteranno fino a Londra, tra le pagine senza tempo di Lewis Carroll e Arthur Conan Doyle. Passo dopo passo, i due scoprono che Enrico nasconde segreti che mai avrebbero immaginato e, soprattutto, che ha bisogno del loro aiuto. E non solo lui. Vani ha di fronte a sé un ultimo caso da risolvere e fra le mani, dalle unghie rigorosamente smaltate di viola, le vite di tutte le persone cui ha imparato a volere bene.
Alice Basso ha creato un personaggio fantastico. Una protagonista originale che i suoi lettori chiamano per nome come un’amica. Una protagonista che vive in mezzo ai libri, da cui ha imparato quasi tutto quello che sa. Intorno a lei, altri personaggi indimenticabili cui affezionarsi romanzo dopo romanzo. Un universo in cui calarsi per ricordarsi che il piacere della lettura è questo: una storia che incanta e uno stile impeccabile.

Commento:
Qualcuno scrisse che si capisce di aver letto un buon libro quando, girando l'ultima pagina, si sente di aver perso un amico… ecco, immaginate come ci si debba sentire dopo aver finito di leggere una buona, anzi un'ottima serie! Oggi sono triste perché ho finito di leggere l'ultimo capitolo di una serie, quella che vede protagonista la ghostwriter asociale, colta, ufficialmente psicopatica e misantropa ma in realtà buona (e nera) come un bignet al cioccolato, Silvana Sarca detta Vani. Però sono anche un po' felice perché la suddetta serie è finita bene, in un modo bello, in un modo che fa ancora ben sperare nel mondo. E sono anche un po' felice perché io lo so che, con la fine della serie, non ho perso un'amica, anzi ne ho guadagnati… vediamo, contiamo con le dita… almeno dieci e che, quando vorrò potrò sempre rileggere tutto di filato anche se non sarà più come la prima volta. E' questo, infondo, il bello dei libri: ci regalano emozioni vere, personali, autentiche e non ci tradiscono, sono lì con noi mentre piangiamo, ridiamo, ci inca**iamo! E, come nei libri precedenti, anche in quest'ultimo Un caso speciale per la ghostwriter io ho mi sono inca**ata poco, ma ho pianto abbastanza ed ho riso molto. Perché la serie di Vani Sarca è così: sin dal primo libro per me è stato un colpo di fulmine al quale non ho potuto/voluto sottrarmi ed ora siamo al quinto, Vani è cambiata ed ha scoperto cose strane ed interessanti su di sé, i personaggi e le storie sono cresciuti, Berganza è sempre Berganza e sempre più l'uomo ideale e Fuschi… ve lo ricordate l'exploit del quarto libro? Beh, per sapere di più su Enrico Fuschi, il (rompi)capo di Vani dovete leggere quest'ultimo libro… chissà che alla fine, conoscendolo meglio, anche quell'irriducibile testone non riveli delle sorprese…! Io, intanto mi rifiuto di dire addio a Vani: le darò un arrivederci con la prospettiva di rileggere tutto dall'inizio… non può finire così! Voi, se non la conoscete ancora, affrettatevi o almeno fateci un concreto pensierino… non ve ne pentirete… però mi raccomando, non fate i furbi e cominciate dal primo libro, se no non c'è gusto!

Opera recensita: "Un caso speciale per la ghostwriter" di Alice Basso
Editore: Garzanti, 2019
Genere: narrativa italiana, giallo, serie
Ambientazione: Torino-Londra
Pagine: 384
Prezzo: 17,90 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.


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