Sinossi:
Ha scelto i libri come amici. Anche se a
volte sono pieni di segreti.
Per Vani le parole sono importanti. Nel modo in cui una persona le sceglie o le usa, Vani sa leggere abitudini, indole, manie. E sa imitarlo. Infatti Vani è una ghostwriter: riempie le pagine bianche di scrittori di ogni genere con storie, articoli, saggi che sembrino scaturiti dalla loro penna. Una capacità innata che le ha permesso di affermarsi nel mondo dell’editoria, non senza un debito di gratitudine nei confronti dell’uomo che, per primo, ha intuito la sua bravura: Enrico Fuschi, il suo capo. Non sempre i rapporti tra i due sono stati idilliaci, ma ora Vani, anche se non vorrebbe ammetterlo, è preoccupata per lui. Da quando si è lasciato sfuggire un progetto importantissimo non si è più fatto vivo: non risponde al telefono, non si presenta agli appuntamenti, nessuno sa dove sia. Enrico è sparito. Vani sa che può chiedere l’aiuto di una sola persona: il commissario Berganza. Dopo tante indagini condotte fianco a fianco, Vani deve ammettere di sentirsi sempre più legata all’uomo che l’ha scelta come collaboratrice della polizia per il suo intuito infallibile. Insieme si mettono sulle tracce di Enrico. Tracce che li porteranno fino a Londra, tra le pagine senza tempo di Lewis Carroll e Arthur Conan Doyle. Passo dopo passo, i due scoprono che Enrico nasconde segreti che mai avrebbero immaginato e, soprattutto, che ha bisogno del loro aiuto. E non solo lui. Vani ha di fronte a sé un ultimo caso da risolvere e fra le mani, dalle unghie rigorosamente smaltate di viola, le vite di tutte le persone cui ha imparato a volere bene.
Per Vani le parole sono importanti. Nel modo in cui una persona le sceglie o le usa, Vani sa leggere abitudini, indole, manie. E sa imitarlo. Infatti Vani è una ghostwriter: riempie le pagine bianche di scrittori di ogni genere con storie, articoli, saggi che sembrino scaturiti dalla loro penna. Una capacità innata che le ha permesso di affermarsi nel mondo dell’editoria, non senza un debito di gratitudine nei confronti dell’uomo che, per primo, ha intuito la sua bravura: Enrico Fuschi, il suo capo. Non sempre i rapporti tra i due sono stati idilliaci, ma ora Vani, anche se non vorrebbe ammetterlo, è preoccupata per lui. Da quando si è lasciato sfuggire un progetto importantissimo non si è più fatto vivo: non risponde al telefono, non si presenta agli appuntamenti, nessuno sa dove sia. Enrico è sparito. Vani sa che può chiedere l’aiuto di una sola persona: il commissario Berganza. Dopo tante indagini condotte fianco a fianco, Vani deve ammettere di sentirsi sempre più legata all’uomo che l’ha scelta come collaboratrice della polizia per il suo intuito infallibile. Insieme si mettono sulle tracce di Enrico. Tracce che li porteranno fino a Londra, tra le pagine senza tempo di Lewis Carroll e Arthur Conan Doyle. Passo dopo passo, i due scoprono che Enrico nasconde segreti che mai avrebbero immaginato e, soprattutto, che ha bisogno del loro aiuto. E non solo lui. Vani ha di fronte a sé un ultimo caso da risolvere e fra le mani, dalle unghie rigorosamente smaltate di viola, le vite di tutte le persone cui ha imparato a volere bene.
Alice Basso ha creato un personaggio
fantastico. Una protagonista originale che i suoi lettori chiamano per nome
come un’amica. Una protagonista che vive in mezzo ai libri, da cui ha imparato
quasi tutto quello che sa. Intorno a lei, altri personaggi indimenticabili cui
affezionarsi romanzo dopo romanzo. Un universo in cui calarsi per ricordarsi
che il piacere della lettura è questo: una storia che incanta e uno stile
impeccabile.
Commento:
Qualcuno
scrisse che si capisce di aver letto un buon libro quando, girando l'ultima
pagina, si sente di aver perso un amico… ecco, immaginate come ci si debba
sentire dopo aver finito di leggere una buona, anzi un'ottima serie! Oggi sono
triste perché ho finito di leggere l'ultimo capitolo di una serie, quella che
vede protagonista la ghostwriter asociale, colta, ufficialmente psicopatica e
misantropa ma in realtà buona (e nera) come un bignet al cioccolato, Silvana
Sarca detta Vani. Però sono anche un po' felice perché la suddetta serie è
finita bene, in un modo bello, in un modo che fa ancora ben sperare nel mondo.
E sono anche un po' felice perché io lo so che, con la fine della serie, non ho
perso un'amica, anzi ne ho guadagnati… vediamo, contiamo con le dita… almeno dieci
e che, quando vorrò potrò sempre rileggere tutto di filato anche se non sarà
più come la prima volta. E' questo, infondo, il bello dei libri: ci regalano
emozioni vere, personali, autentiche e non ci tradiscono, sono lì con noi
mentre piangiamo, ridiamo, ci inca**iamo! E, come nei libri precedenti, anche
in quest'ultimo Un caso speciale per la ghostwriter io ho mi sono inca**ata
poco, ma ho pianto abbastanza ed ho riso molto. Perché la serie di Vani Sarca è
così: sin dal primo libro per me è stato un colpo di fulmine al quale non ho
potuto/voluto sottrarmi ed ora siamo al quinto, Vani è cambiata ed ha scoperto
cose strane ed interessanti su di sé, i personaggi e le storie sono cresciuti,
Berganza è sempre Berganza e sempre più l'uomo ideale e Fuschi… ve lo ricordate
l'exploit del quarto libro? Beh, per sapere di più su Enrico Fuschi, il (rompi)capo
di Vani dovete leggere quest'ultimo libro… chissà che alla fine, conoscendolo
meglio, anche quell'irriducibile testone non riveli delle sorprese…! Io,
intanto mi rifiuto di dire addio a Vani: le darò un arrivederci con la
prospettiva di rileggere tutto dall'inizio… non può finire così! Voi, se non la
conoscete ancora, affrettatevi o almeno fateci un concreto pensierino… non ve
ne pentirete… però mi raccomando, non fate i furbi e cominciate dal primo
libro, se no non c'è gusto!
Opera
recensita: "Un caso speciale per la ghostwriter" di Alice Basso
Editore:
Garzanti, 2019
Genere:
narrativa italiana, giallo, serie
Ambientazione:
Torino-Londra
Pagine:
384
Prezzo:
17,90 €
Consigliato:
sì
Voto
personale: 9.
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