martedì 23 luglio 2019

RECENSIONE: DOLORES REDONDO - INCISO NELLE OSSA (TRILOGIA DEL BAZTàN 02)


Sinossi:
Ci sono indagini che ti costringono a mettere in gioco tutti gli affetti più cari. Ci sono assassini che ti costringono ad affrontare il tuo lato oscuro, a fare i conti con gli spettri e i segreti del passato, a rivivere ricordi che nemmeno sapevi di avere. Lo sa bene Amaia Salazar, brillante investigatrice, ma soprattutto una donna felice, prossima al parto, che vorrebbe dedicare il cuore e la mente solo all'imminente maternità. Nemmeno il suicidio di un uomo accusato di omicidio, nei bagni del tribunale, con un messaggio inquietante indirizzato proprio a lei, la distoglie dal pensiero del piccolo che sta per nascere. Ma ben presto questi strani suicidi di assassini accompagnati dalla misteriosa firma "Tarttalo" cominciano a diventare troppi per essere dettati solo dal caso e Amaia non può tirarsi indietro. Deve saperne di più, deve indagare. Muovendosi in una valle a volte magica, a volte infernale, tra incubi che forse sono qualcosa di più e rivelazioni che la metteranno a dura prova, Amaia dovrà ancora una volta confrontarsi con la propria famiglia e le proprie radici, affrontando contemporaneamente i ricordi tormentati di bambina e le angosce e le incertezze del presente di madre.

Commento:
Chi ha letto il primo volume di questa trilogia, Il guardiano invisibile, certo saprà quanto l'ambientazione qui sia importante per comprendere l'intero sviluppo della storia. E' fondamentale, infatti, calarsi completamente nell'atmosfera magica e ricca di fascino misterioso che caratterizza la valle del Baztàn, intrisa di cultura popolare, figure mitologiche, fortissime credenze al confine tra religione e culti ancestrali. Anche stavolta, l'ispettrice Amaia Salazar, originaria di questi luoghi e nel frattempo diventata capo della Omicidi della Policìa Foral di Pamplona, dovrà confrontarsi con una di queste creature mitologiche, il Tarttalo, e con l'uso che un criminale fa della mitologia. Si tratta di un fine manipolatore, un istigatore che induce altri a dare sfogo alla parte malvagia e più recondita della loro mente, quella che li spinge ad ammazzare. E su tutti i crimini c'è sempre una firma: Tarttalo. E stavolta il male si avvicina pericolosamente ad Amaia, alla sua famiglia, sembra proprio provenire dal buio dei suoi incubi.
Più lento, almeno nella fase iniziale, rispetto al primo libro, questo thriller non è, tuttavia, meno interessante. E' appassionante vedere come Amaia, refrattaria ad ogni forma di superstizione, sia suo malgrado costretta a superare i propri pregiudizi per risolvere casi che invece ne sono imbevuti; è bello osservare le dinamiche familiari e quelle della squadra che crescono e cambiano di pari passo con l'incedere della storia. Riuscirà, Amaia, ad impedire che le ombre la inghiottano e che il male la divori? Dalla sua ha una famiglia presente, una squadra collaborativa e un intuito e un acume non indifferenti.
Bella, bella, bella davvero questa trilogia del Baztàn… credo proprio che la finirò presto.

Opera recensita: "Inciso nelle ossa" di Dolores Redondo
Editore: Salani, 2016
Genere: thriller, seriale
Ambientazione: Valle del Baztàn (Navarra), Spagna
Pagine: 475
Prezzo: 16,90 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.


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