Sinossi:
Ci sono indagini che ti
costringono a mettere in gioco tutti gli affetti più cari. Ci sono assassini
che ti costringono ad affrontare il tuo lato oscuro, a fare i conti con gli
spettri e i segreti del passato, a rivivere ricordi che nemmeno sapevi di avere.
Lo sa bene Amaia Salazar, brillante investigatrice, ma soprattutto una donna
felice, prossima al parto, che vorrebbe dedicare il cuore e la mente solo
all'imminente maternità. Nemmeno il suicidio di un uomo accusato di omicidio,
nei bagni del tribunale, con un messaggio inquietante indirizzato proprio a
lei, la distoglie dal pensiero del piccolo che sta per nascere. Ma ben presto
questi strani suicidi di assassini accompagnati dalla misteriosa firma
"Tarttalo" cominciano a diventare troppi per essere dettati solo dal
caso e Amaia non può tirarsi indietro. Deve saperne di più, deve indagare.
Muovendosi in una valle a volte magica, a volte infernale, tra incubi che forse
sono qualcosa di più e rivelazioni che la metteranno a dura prova, Amaia dovrà
ancora una volta confrontarsi con la propria famiglia e le proprie radici,
affrontando contemporaneamente i ricordi tormentati di bambina e le angosce e
le incertezze del presente di madre.
Commento:
Chi ha letto il primo
volume di questa trilogia, Il guardiano invisibile, certo saprà quanto
l'ambientazione qui sia importante per comprendere l'intero sviluppo della
storia. E' fondamentale, infatti, calarsi completamente nell'atmosfera magica e
ricca di fascino misterioso che caratterizza la valle del Baztàn, intrisa di
cultura popolare, figure mitologiche, fortissime credenze al confine tra
religione e culti ancestrali. Anche stavolta, l'ispettrice Amaia Salazar,
originaria di questi luoghi e nel frattempo diventata capo della Omicidi della Policìa
Foral di Pamplona, dovrà confrontarsi con una di queste creature mitologiche,
il Tarttalo, e con l'uso che un criminale fa della mitologia. Si tratta di un
fine manipolatore, un istigatore che induce altri a dare sfogo alla parte
malvagia e più recondita della loro mente, quella che li spinge ad ammazzare. E
su tutti i crimini c'è sempre una firma: Tarttalo. E stavolta il male si
avvicina pericolosamente ad Amaia, alla sua famiglia, sembra proprio provenire
dal buio dei suoi incubi.
Più lento, almeno nella
fase iniziale, rispetto al primo libro, questo thriller non è, tuttavia, meno
interessante. E' appassionante vedere come Amaia, refrattaria ad ogni forma di
superstizione, sia suo malgrado costretta a superare i propri pregiudizi per
risolvere casi che invece ne sono imbevuti; è bello osservare le dinamiche
familiari e quelle della squadra che crescono e cambiano di pari passo con
l'incedere della storia. Riuscirà, Amaia, ad impedire che le ombre la
inghiottano e che il male la divori? Dalla sua ha una famiglia presente, una
squadra collaborativa e un intuito e un acume non indifferenti.
Bella, bella, bella
davvero questa trilogia del Baztàn… credo proprio che la finirò presto.
Opera recensita:
"Inciso nelle ossa" di Dolores Redondo
Editore: Salani, 2016
Genere: thriller, seriale
Ambientazione: Valle del
Baztàn (Navarra), Spagna
Pagine: 475
Prezzo: 16,90 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
Nessun commento:
Posta un commento