sabato 18 luglio 2020

RECENSIONE: BANANA YOSHIMOTO - IL DOLCE DOMANI


Sinossi:
Sayoko e Yōichi hanno avuto un incidente, lei è rimasta gravemente ferita, lui invece non c'è più. La loro era una storia bellissima, in cui la scarsa volontà di impegnarsi era compensata da un amore profondo e libero, e senza di lui Sayoko si sente vuota, o forse, come le dice l'amico okinawano Shingaki, deve solo andarsi a riprendere il suo mabui. È proprio la ricerca del mabui, di una cosa che somiglia molto all'anima e che Sayoko non sa nemmeno se la rivuole per davvero, il tema centrale di un romanzo che, con profondità e delicatezza, racconta il dolore e la rinascita di chi è sopravvissuto alla morte di qualcuno che amava. Ambientato fra i templi e gli onsen di Kyoto, con riferimenti a Frankenstein e agli zombie, Il dolce domani, scritto dopo l'incidente di Fukushima, sembra suggerire la nostalgia per ciò che si è perduto come mezzo per superare il trauma di aver vissuto il disastro di Fukushima e le sue conseguenze.

Commento:
Ancora una volta, leggendo questo libro, non posso non rimanere stupita ed ammirata dalla capacità dei giapponesi di affrontare temi difficili e strazianti come la morte e la perdita con tanta levità. E per levità non si intende qui leggerezza, superficialità: tutt'altro. Nella vicenda raccontata in queste pagine Banana Yoshimoto evidenzia la centralità della morte, della perdita, del dolore, tutti sentimenti a cui non bisogna sottrarsi, che non bisogna sminuire o aggirare, ma che al contrario bisogna guardare in faccia. Fare i conti con ciò che si è perso, venire a patti col dolore, favorisce l'accettazione e, di conseguenza, la rinascita, il ritorno alla vita. Un ritorno alla vita che, qualunque cosa ci sia successa, è necessario. Così la giovane donna che ha perso il ragazzo ed il cui corpo non tornerà più come prima, non sarà più la stessa persona di prima dell'incidente. Eppure, rimanendo sulla terra, troverà la sua dimensione, il suo nuovo equilibrio, il suo nuovo modo di vivere. Dovrà farlo, si riapproprierà piano piano della sua vita.
La sensazione più forte che si prova leggendo è il conforto, la consolazione: queste pagine, con tutti i riferimenti soprannaturali, le atmosfere oniriche tipiche della letteratura giapponese e la mentalità tutta nipponica di approcciarsi alla vita, regalano benessere e pace. E viene da pensare che Banana Yoshimoto sia ben riuscita nel suo intento: questo libro è dedicato a tutte le persone che soffrono, in particolare a quelle che vissero il disastro di Fukushima nel 2011, ma a chiunque possa trovarne conforto, trarne giovamento. E sì, è proprio quello che si prova non solo nel finale, ma per tutta la durata del racconto.

Opera recensita: "Il dolce domani" di Banana Yoshimoto
Editore: Feltrinelli, 2020
Genere: narrativa giapponese
Ambientazione: Giappone
Pagine: 112
Prezzo: 12,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.


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