Sinossi:
Sayoko e Yōichi hanno
avuto un incidente, lei è rimasta gravemente ferita, lui invece non c'è più. La
loro era una storia bellissima, in cui la scarsa volontà di impegnarsi era
compensata da un amore profondo e libero, e senza di lui Sayoko si sente vuota,
o forse, come le dice l'amico okinawano Shingaki, deve solo andarsi a
riprendere il suo mabui. È proprio la ricerca del mabui, di una cosa che
somiglia molto all'anima e che Sayoko non sa nemmeno se la rivuole per davvero,
il tema centrale di un romanzo che, con profondità e delicatezza, racconta il
dolore e la rinascita di chi è sopravvissuto alla morte di qualcuno che amava.
Ambientato fra i templi e gli onsen di Kyoto, con riferimenti a Frankenstein e
agli zombie, Il dolce domani, scritto dopo
l'incidente di Fukushima, sembra suggerire la nostalgia per ciò che si è
perduto come mezzo per superare il trauma di aver vissuto il disastro di
Fukushima e le sue conseguenze.
Commento:
Ancora una volta, leggendo
questo libro, non posso non rimanere stupita ed ammirata dalla capacità dei
giapponesi di affrontare temi difficili e strazianti come la morte e la perdita
con tanta levità. E per levità non si intende qui leggerezza, superficialità:
tutt'altro. Nella vicenda raccontata in queste pagine Banana Yoshimoto evidenzia
la centralità della morte, della perdita, del dolore, tutti sentimenti a cui
non bisogna sottrarsi, che non bisogna sminuire o aggirare, ma che al contrario
bisogna guardare in faccia. Fare i conti con ciò che si è perso, venire a patti
col dolore, favorisce l'accettazione e, di conseguenza, la rinascita, il
ritorno alla vita. Un ritorno alla vita che, qualunque cosa ci sia successa, è
necessario. Così la giovane donna che ha perso il ragazzo ed il cui corpo non
tornerà più come prima, non sarà più la stessa persona di prima dell'incidente.
Eppure, rimanendo sulla terra, troverà la sua dimensione, il suo nuovo
equilibrio, il suo nuovo modo di vivere. Dovrà farlo, si riapproprierà piano
piano della sua vita.
La sensazione più forte
che si prova leggendo è il conforto, la consolazione: queste pagine, con tutti
i riferimenti soprannaturali, le atmosfere oniriche tipiche della letteratura giapponese
e la mentalità tutta nipponica di approcciarsi alla vita, regalano benessere e
pace. E viene da pensare che Banana Yoshimoto sia ben riuscita nel suo intento:
questo libro è dedicato a tutte le persone che soffrono, in particolare a
quelle che vissero il disastro di Fukushima nel 2011, ma a chiunque possa trovarne
conforto, trarne giovamento. E sì, è proprio quello che si prova non solo nel
finale, ma per tutta la durata del racconto.
Opera recensita: "Il
dolce domani" di Banana Yoshimoto
Editore: Feltrinelli, 2020
Genere: narrativa
giapponese
Ambientazione: Giappone
Pagine: 112
Prezzo: 12,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
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