sabato 18 luglio 2020

RECENSIONE: VALERIO AIOLLI - NERO ANANAS


Sinossi:
Tutto comincia un secondo dopo il botto. Il botto che ha cambiato l’Italia, che ha chiuso l’età dell’innocenza e aperto la strategia della tensione. Il botto del 12 dicembre 1969, Piazza Fontana. Gli estremisti di destra, invisibili, si incontrano, commentano, ricordano, tramano. Un anarchico si trascina di città in città, di nazione in nazione, di sconfitta in sconfitta, in attesa del momento del riscatto. Un politico, così devoto da essere soprannominato il Pio, comincia la sua lenta ma inesorabile scalata al potere. Poi ci sono i servizi segreti che provano a capire, sapere, influenzare. E c’è un ragazzino, che quel giorno ha visto sparire sua sorella e farà di tutto per riuscire a ritrovarla. Quattro anni di destini intrecciati, di fughe, ritorni, di amore e di odio. Quattro anni incandescenti della storia d’Italia, dal 1969 al 1973, raccontati con precisione e sorprendente capacità evocativa.
Nero ananas è tra i dodici candidati al Premio Strega 2019.

Commento:
Nero ananas è un romanzo corale, una narrazione a più voci di quattro anni che cambiarono per sempre la faccia pulita dell'Italia. Un'Italia instabile, apparentemente ferma, cristallizzata in un immobilismo immutabile, in un'incapacità di cambiare, di scuotersi di dosso problemi e inadeguatezze, ma in realtà in continuo (som)movimento, in perenne assestamento tra correnti mutevoli e imprevedibili.
Gli attori sul palco sono pochi, di registi e comparse, dietro le quinte, ce ne sono tanti e con interessi e mire diverse. L'ambito trofeo si chiama, di volta in volta, potere, dominio, riscatto personale, affermazione individuale o di squadra. Sul campo di battaglia (l'Italia) si va al di là dell'ideologia, si superano le divergenze e pur di raggiungere il proprio personale obiettivo che talvolta coincide con l'obiettivo di questo o quell'altro attore, si passa senza problemi per  la bomba inesplosa con messaggio allegato, la bomba che esplode ed uccide tre carabinieri, gli attentati sui treni, il "botto" di Piazza Fontana, quello di Piazza della Loggia, l'"accidentale" caduta nel vuoto di un anarchico, la bomba Ananas nelle mani di un folle davanti alla Questura di Milano. E poi le armi meno plateali, più sottili, più subdole, ma forse più incisive: gli accordi, le spartizioni, le ingerenze straniere, la politica… e chi non si adegua deve pagare. E intanto si muore, si versa sangue innocente, si sfigura il volto di un Paese piombato nella paura, nella tensione. E, spettatore di tutto questo e molto altro, un bambino che diventa adulto, che ha visto sua sorella partire per non tornare più, la sua famiglia sfaldarsi, la spensieratezza ridursi ad un miraggio. Un bambino, testimone inconsapevole del volto peggiore di un'Italia in subuglio.
Nero Ananas è un romanzo complesso, che necessita di più livelli di lettura: una lettura d'impulso, emotiva, che tramortisca e induca a riflettere; una lettura ragionata, circostanziata, con alla mano articoli di giornale, saggi, documenti. Alternando tratti freddi e lucidi a pagine di vita familiare di grande tenerezza, Nero Ananas ci fornisce un'ottima testimonianza su una pagina della nostra storia recente su cui c'è ancora tanto da dire. Un buon punto di partenza per chi voglia approfondire la Strategia della tensione, i depistaggi, gli accordi, le dinamiche politiche dell'Italia dal dopoguerra alla metà degli anni Settanta.


Opera recensita: "Nero ananas" di Valerio Aiolli
Editore: Voland, 2019
Genere: romanzo storico
Ambientazione: Italia, 1969-1973
Pagine: 352
Prezzo: 17,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.


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