martedì 3 agosto 2021

RECENSIONE: GUADALUPE NETTEL - LA FIGLIA UNICA

Sinossi:

Scritto con una semplicità solo apparente, La figlia unica è la storia di tre donne e dei legami d’amore e d’amicizia che intessono mentre si confrontano con le differenti forme che la famiglia può assumere al giorno d’oggi.

«La figlia unica di Guadalupe Nettel è un romanzo che mette in scena tre maniere di essere donna al di là dei tabù sociali e tre diversi rapporti con la maternità: rifiutata, desiderata, subita» - Raffaella De Santis, Robinson

Poi ho pensato che l’amore si rivela spesso illogico, incomprensibile. Molti di noi fanno così quando si innamorano di una persona molto malata; di una persona che vive lontano; di una persona impegnata in una storia precedente, nella quale non c’è posto per noi. Chi non si è tuffato in un amore abissale pur sapendo che non avrebbe avuto futuro, aggrappato a una speranza fragile come un filo d’erba?

Laura e Alina si sono conosciute a Parigi quando avevano vent'anni. Ora sono tornate in Messico. Laura ha affittato un piccolo appartamento e sta finendo la tesi di dottorato mentre Alina ha incontrato Aurelio ed è rimasta incinta. Tutto sembra andare per il meglio fino a quando un'ecografia rivela che la bambina ha una malformazione e probabilmente non sopravvivrà al parto. Inizia così per Alina e Aurelio un doloroso e inatteso processo di accettazione. Non sanno ancora che quella bambina riserva loro delle sorprese. È Laura a narrarci i dilemmi della coppia, mentre anche lei riflette sulle incomprensibili logiche dell'amore e sulle strategie che inventiamo per superare le delusioni. E infine c'è Doris, vicina di casa di Laura, madre sola di un figlio adorabile ma impossibile da gestire.

 

Commento:

"La figlia unica" è un libro che si legge d'un fiato, in poche ore, ma che è capace di fare una gran buona compagnia, di far riflettere e di toccare il cuore. Qual è il suo segreto? Parlare di cose normali, quotidiane, che potrebbero accadere a qualunque donna, e farlo con grande semplicità, franchezza, normalità. L'autrice riesce ad accostarsi a problemi comuni, per quanto grandi ed apparentemente insormontabili, con estrema naturalezza e questo non può che indurre anche noi ad adottare pressocché lo stesso atteggiamento di apertura mentale. È in questo stato di grazia che, condotte sapientemente da Laura, conosciamo le storie di Alina e Doris, riusciamo ad entrare nelle loro sofferenze, a capire i loro blocchi, le reticenze, i loro "no". Sono donne normali con figli speciali, donne che come tante non avrebbero voluto diventare madri, o che una volta diventate madri vorrebbero tornare indietro, donne ancora, insospettabilmente, capaci di amare e di pensare a se stesse. Un bel libro, non un capolavoro, ma un libro da leggere e, perché no, da regalare a chi attraversa un periodo difficile.

 

Opera recensita: "La figlia unica" di Guadalupe Nettel

Editore: La nuova frontiera, 2020

Genere: narrativa straniera

Ambientazione: Messico

Pagine: 224

Prezzo: 16,90 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

      

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