mercoledì 20 ottobre 2021

RECENSIONE: GABRIEL BERGMOSER - PREDE

    Sinossi:

Quattro sconosciuti, un'isolata stazione di servizio nel cuore dell'Australia, un unico terribile incubo a occhi aperti. Un romanzo che dà corpo ai mostri che vivono in mezzo a noi.

Non c'è un posto dove correre, né uno in cui nascondersi.

Frank è il proprietario di una stazione di servizio su un'autostrada poco frequentata nell'Australia rurale. Allie, sua nipote, viene mandata a stare con lui per l'estate per piegarne il comportamento ribelle, ma i due non parlano molto. Simon è un ragazzo sognatore e idealista, schiavo del fascino dell'esplorazione on the road e alla disperata ricerca di qualcosa. Maggie è la giovane donna che unirà i loro destini, qualcuno il cui viaggio personale porterà su tutti loro un terrore inimmaginabile.

 

Commento:

Si può nuocere ad altri, procurare dolore, uccidere per il semplice gusto di farlo, per mero divertissement? Sembra incredibile, eppure sì, è possibile e purtroppo, in certi contesti, accade. Il giovane e pluripremiato autore australiano Gabriel Bergmoser porta in un libro l'orrore che l'uomo può scatenare verso l'altro uomo in modo assolutamente immotivato, salvo che per l'unica ragione del suo divertimento turbato, negato, ostacolato. Quando un equilibrio consolidato, ma fragile, si spezza l'unica alternativa possibile è il caos, l'apocalisse, l'inferno. E in quella stazione di benzina nel nulla di un'Australia selvaggia, quello che accadrà è proprio questo: l'inferno in terra. Non lo immaginava Frank, il vecchio e burbero proprietario, quando quella mattina ha preparato la colazione per la nipote e l'ha lasciata sola in casa per andare ad aprire la stazione; non lo sospettava minimamente Allie, la nipote di Frank, quando l'ha raggiunto in tarda mattinata per pura noia e fame; non se l'aspettava di certo la giovane coppia fermatasi a fare rifornimento e mangiare qualcosa… non lo sapevano neppure Simon e Magge, quando le loro strade si sono incrociate dentro un pub. Eppure è accaduto e bisogna farci i conti. "Prede" è un romanzo duro, durissimo, grottesco, splatter, per stomaci forti. Per leggerlo c'è bisogno di lasciar andare la ragione e stare a vedere quel che succede alla prossima pagina, senza aspettarsi nulla, ma essendo pronti a tutto, perché quando la ragione lascia il campo alla follia, allora sì che può succedere davvero di tutto. Non piacerà a tutti, questo libro, alcuni lo troveranno esagerato, altri ripugnante, altri – come me – inverosimile, ma affascinante. Perché davanti all'orrore possiamo provare le sensazioni più diverse, ma difficilmente riusciremo a distogliere lo sguardo, perché l'orrore è parte delle nostre paure più profonde, è parte di noi.

 

Opera recensita: "Prede" di Gabriel Bergmoser

Editore: Sperling & Kupfer, 2021

Traduttore: Chiara Brovelli

Genere: horror, thriller

Ambientazione: Australia

Pagine: 288

Prezzo: 17,90 €

Consigliato: sì

Voto personale: 7,5.

  

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