venerdì 29 aprile 2022

RECENSIONE: VINCENZO CALò - LA SICUREZZA E IL PENSIERO CARDIOPATICO

Non è mai facile, va da sé, spiegare la poesia, piegarla ai canoni del raziocinio, alle etichette standardizzate della critica. Ancor meno facile è, perciò, recensire un libro di poesie. Se poi l'opera in questione si propone di parlare della società attuale – già complessa di suo – il compito è quantomai arduo. E questo fa "La sicurezza e il pensiero cardiopatico": parla, descrive, critica ferocemente la nostra società. Lo fa con ironia pungente ed amara, opponendole versi grondanti parole che, con la fatica di chi vuole comprenderlo, provano a descrivere questo mondo sbagliato. La guerra, la malattia, i media, i rapporti umani, l'oblio della natura e dei corpi… sono solo alcune delle tematiche affrontate da Vincenzo Calò nelle due sillogi, "La sicurezza" e "Il pensiero cardiopatico" che compongono l'opera omonima. Già il titolo dimostra chiaramente l'intento dell'autore: descrivere le antinomie e le contraddizioni di questa nostra società confusa, spersa e involuta. Ma la strada per dare la giusta lettura a quest'opera la traccia l'autore stesso nel sottotitolare l'opera: "Versi non contemporanei, di più". Descrizione più pregnante non potrebbero trovare questi versi che racchiudono, nello stile – quasi di prosa – e nella scelta delle parole, il coacervo di emozioni che la nostra società suscita in chi, pur vivendoci, la osserva, la scruta e la studia con l'occhio vigile e un po' disilluso di chi comprende ma non accetta.

 

Opera recensita: "La sicurezza e il pensiero cardiopatico" di Vincenzo Calò

Editore: Bertoni, 2020

Genere: raccolta di poesie

Pagine: 146

Prezzo: 14,00 €

 

  

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