lunedì 8 agosto 2022

RECENSIONE: MATTIA DE PASCALI - 5 BIGLIETTI PER UN DRIVE-IN

Sinossi:

5 biglietti per uno spettacolo, ma 10 racconti per un libro… Perché nei drive-in, topos del cinema popolare e più tardi luogo dell’immaginario pulp, pagando un biglietto si aveva diritto a un doppio spettacolo. Mattia De Pascali, regista emergente dell’horror italiano, ci regala una carrellata di visioni grottesche, comiche, oniriche e citazioniste. Dal peplum demenziale di “Maciste e i figli di Puulana” a “Squirt Evans”, western esasperato e tarantiniano, dalla fantascienza noir di “Brain Runner” al surreale “Il regno dei morti”. Benvenuti nella fucina delle idee di un autore che, tra cinema e scrittura, ha saputo costruire un suo bizzarro e peculiare universo narrativo.

Dalla prefazione di Lamberto Bava: “Mi piace anche il suo modo intrigante di raccontare, uno sguardo al sociale, una satira dissacrante, una critica ai luoghi comuni efficace e poco velata, una scrittura scorrevole e piena di sorprese. A me questi racconti sono piaciuti, credo che anche voi ne rimarrete affascinati e sorpresi.”

 

Commento:

Leggendo questa raccolta di racconti si ha come l'impressione di sfogliare un catalogo delle miserie umane, ma distrattamente, mentre si fa altro, quasi come se stessimo guardando a salti le scene di un film mentre, comodamente seduti nella nostra auto, sgranocchiassimo qualcosa o buttassimo un occhio al cellulare. In realtà, invece, i dieci racconti contenuti in "5 biglietti per un drive-in" sono dei veri e propri salti nel buio. Cominciamo una nuova storia e, dall'alto della nostra superiorità e disillusione, siamo convinti di sapere già come andrà a finire, invece… invece no, il finale è sempre inatteso, si sposta sempre un po' più in là della nostra immaginazione, prende sempre una via diversa, sceglie sempre forme di contrappasso alternative rispetto a quelle che avremmo immaginato. È fondamentalmente questo il plus di questo libro che, con originalità, ci spinge a guardare oltre, ad osservare con occhio apparentemente distratto, ma in realtà sagace, attento e critico la nostra società, i suoi buchi neri, le storture ed i miasmi fetidi. Cambiando registro quando serve, con stile schietto e diretto ed un'ironia pungente e spesso dissacrante, Mattia De Pascali ci mette di fronte a temi scottanti come l'immigrazione, il razzismo, la pedofilia, nonché a personaggi sui generis dietro ai quali non è difficile scorgere i piccoli e grandi difetti dell'uomo di oggi.  E ancora, molti dei racconti qui contenuti ci portano a chiederci: che conseguenze può avere un determinato comportamento? Qual è il limite estremo delle deviazioni della vita? E se… e se accadesse l'imponderabile? Quello contenuto in questi racconti è un modo di fare denuncia sociale che qualcuno potrebbe trovare indigesto o scomodo, ma che di sicuro non è scontato né banale. E d'altra parte, qual è il modo migliore per far passare un messaggio che è sotto gli occhi di tutti ma che si finge di non vedere? Farlo deflagrare, renderlo manifesto in modo eclatante, impossibile da ignorare. Se avrete voglia – o coraggio – di aprire questo catalogo originale, il consiglio è di godervi la lettura inframmezzando i racconti con una playlist in puro     sound rock… i pezzi? Saranno le storie ad ispirarvi.

 

Opera recensita: "5 biglietti per un drive-in" di Mattia De Pascali

Editore: Cut-Up Publishing, 2022

Genere: distopico, noir

Pagine: 144

Prezzo: 16,90 €

Consigliato: sì

Voto personale: 8.

              

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