Sinossi:
5
biglietti per uno spettacolo, ma 10 racconti per un libro… Perché nei drive-in,
topos del cinema popolare e più tardi luogo dell’immaginario pulp, pagando un
biglietto si aveva diritto a un doppio spettacolo. Mattia De Pascali, regista
emergente dell’horror italiano, ci regala una carrellata di visioni grottesche,
comiche, oniriche e citazioniste. Dal peplum demenziale di “Maciste e i figli
di Puulana” a “Squirt Evans”, western esasperato e tarantiniano, dalla
fantascienza noir di “Brain Runner” al surreale “Il regno dei morti”. Benvenuti
nella fucina delle idee di un autore che, tra cinema e scrittura, ha saputo
costruire un suo bizzarro e peculiare universo narrativo.
Dalla
prefazione di Lamberto Bava: “Mi piace anche il suo modo intrigante di
raccontare, uno sguardo al sociale, una satira dissacrante, una critica ai
luoghi comuni efficace e poco velata, una scrittura scorrevole e piena di
sorprese. A me questi racconti sono piaciuti, credo che anche voi ne rimarrete
affascinati e sorpresi.”
Commento:
Leggendo questa raccolta di racconti si ha come
l'impressione di sfogliare un catalogo delle miserie umane, ma distrattamente,
mentre si fa altro, quasi come se stessimo guardando a salti le scene di un film
mentre, comodamente seduti nella nostra auto, sgranocchiassimo qualcosa o
buttassimo un occhio al cellulare. In realtà, invece, i dieci racconti
contenuti in "5 biglietti per un drive-in" sono dei veri e propri
salti nel buio. Cominciamo una nuova storia e, dall'alto della nostra
superiorità e disillusione, siamo convinti di sapere già come andrà a finire,
invece… invece no, il finale è sempre inatteso, si sposta sempre un po' più in
là della nostra immaginazione, prende sempre una via diversa, sceglie sempre
forme di contrappasso alternative rispetto a quelle che avremmo immaginato. È fondamentalmente
questo il plus di questo libro che, con originalità, ci spinge a guardare oltre,
ad osservare con occhio apparentemente distratto, ma in realtà sagace, attento
e critico la nostra società, i suoi buchi neri, le storture ed i miasmi fetidi.
Cambiando registro quando serve, con stile schietto e diretto ed un'ironia
pungente e spesso dissacrante, Mattia De Pascali ci mette di fronte a temi
scottanti come l'immigrazione, il razzismo, la pedofilia, nonché a personaggi
sui generis dietro ai quali non è difficile scorgere i piccoli e grandi difetti
dell'uomo di oggi. E ancora, molti dei
racconti qui contenuti ci portano a chiederci: che conseguenze può avere un
determinato comportamento? Qual è il limite estremo delle deviazioni della
vita? E se… e se accadesse l'imponderabile? Quello contenuto in questi racconti
è un modo di fare denuncia sociale che qualcuno potrebbe trovare indigesto o
scomodo, ma che di sicuro non è scontato né banale. E d'altra parte, qual è il
modo migliore per far passare un messaggio che è sotto gli occhi di tutti ma
che si finge di non vedere? Farlo deflagrare, renderlo manifesto in modo
eclatante, impossibile da ignorare. Se avrete voglia – o coraggio – di aprire
questo catalogo originale, il consiglio è di godervi la lettura inframmezzando
i racconti con una playlist in puro sound rock… i pezzi? Saranno le storie ad
ispirarvi.
Opera recensita: "5 biglietti per un drive-in" di
Mattia De Pascali
Editore: Cut-Up Publishing, 2022
Genere: distopico, noir
Pagine: 144
Prezzo: 16,90 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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