Sinossi:
Il commissario Leo Farri e l’ispettore Denis Ghinazzi si
stanno occupando della scomparsa della ventenne Ambra Ricci, quando si
troveranno a dover indagare
anche sull’omicidio di una ricca commerciante. Si tratta di
Valeria Costa, trovata strangolata all’interno del suo negozio "Tesori
d’Arte" di Imperia.
Le indagini dei due poliziotti, così diversi tra loro ma che
a poco a poco impareranno ad apprezzarsi a vicenda, faranno emergere ferite
profonde e cicatrici
indelebili. Ma i casi si riveleranno più complicati del
previsto e la squadra investigativa dovrà correre contro il tempo per far luce
sulle vicende che
affondano le proprie radici nell’abisso dell’animo umano.
Commento:
Ho avuto modo di conoscere Luisa Ferrero proprio grazie ai
suoi interventi sulla pagina Facebook legata a questo blog. Ho sempre trovato che
la sua scrittura fosse puntuale, precisa, dettagliata, attenta ai dettagli.
Sono lieta, oggi, di ritrovare acuite queste caratteristiche anche nel suo
primo giallo, "Cicatrici", uscito da poco meno di un mese e già in
lizza per un premio letterario. Il romanzo è ambientato nel ponente ligure, in
provincia di Imperia, in luoghi che – come lei stessa ha dichiarato in più
occasioni – Luisa conosce bene. E questa familiarità si sente, si nota nelle
descrizioni dettagliate delle strade, dei paesaggi, delle abitudini dei
frequentatori assidui ed ha due effetti positivi: aggiunge concretezza alle
vicende narrate e permette all'autrice (e di riflesso anche a noi) di
concentrarsi su altro, di andare più a fondo della trama, a cercare indizi,
riferimenti, messaggi. Tutti elementi che, ben nascosti come si conviene ad un
giallo che si rispetti, ci sono tutti: ci sono gli indizi sul colpevole del
delitto Costa, sulle sue motivazioni ed incongruenze; ci sono i riferimenti ad
un'attualità – quella che coinvolge Ambra – scottante e dolorosa, ma c'è,
soprattutto, in fondo in fondo a questa storia, un messaggio positivo. Quale?
Lo dirò citando il Maestro Camilleri: "una lama di luce". Quando si
pensa di essere giunti al fondo, quando si crede che salire sia impossibile,
quando le cicatrici fanno troppo male, è proprio quella lama di luce che
bisogna cercare. Venendo a questioni più tecniche, al di là di una
comprensibilissima titubanza sui dialoghi che mi sono parsi un po' troppo
artefatti per risultare realistici, ho trovato il romanzo davvero ben scritto, con
una trama che si snoda veloce e senza intoppi o debolezze sui tornanti delle
indagini; ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, ben approfonditi i
principali e più sfuggenti quelli destinati a restare sullo sfondo. In
particolare mi ha inevitabilmente conquistata l'ispettore Ghinazzi che, se
all'inizio può sembrare un burlone un po' smargiasso dall'umorismo talvolta superfluo,
rivela inaspettate vette di umanità ed una purezza d'animo a dir poco rara nel
mondo reale. Anche Monica Martinelli, che qui è presente ma rimane in secondo
piano, è un personaggio interessante che, se seguirà sull'impronta datale
dall'autrice, credo riserverà delle sorprese. Già, perché io sono convinta che
li ritroveremo presto, questi personaggi: Luisa ha gettato ottime basi per una
buona serie di gialli e ci lascia con tante piccole curiosità da soddisfare ed
interrogativi cui dare risposta. Dunque, mentre a voi consiglio la lettura di
questo romanzo, io resto qui in attesa del prossimo.
Opera recensita: "Cicatrici" di Luisa Ferrero
Editore: 0111 edizioni, 2023
Genere: giallo
Ambientazione: Ponente ligure, provincia di Imperia
Pagine: 184
Prezzo: 15,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.