Sinossi:
Da qualche tempo "Millennium" non naviga in buone
acque e Mikael Blomkvist, il giornalista duro e puro a capo della celebre
rivista d'inchiesta, non sembra
più godere della popolarità di una volta. Sono in molti a
spingere per un cambio di gestione e lo stesso Mikael comincia a chiedersi se
la sua visione
del giornalismo, per quanto bella e giusta, possa ancora
funzionare. Mai come ora, avrebbe bisogno di uno scoop capace di risollevare le
sorti del giornale
insieme all'immagine - e al morale - del suo direttore
responsabile. In una notte di bufera autunnale, una telefonata inattesa sembra
finalmente promettere
qualche rivelazione succosa. Frans Balder, un'autorità
mondiale nel campo dell'intelligenza artificiale, genio dell'informatica capace
di far somigliare
i computer a degli esseri umani, chiede di vederlo subito.
Un invito che Mikael Blomkvist non può ignorare, tanto più che Balder è in
contatto con una
super hacker che gli sta molto a cuore. Lisbeth Salander, la
ragazza col tatuaggio della quale da troppo tempo non ha più notizie, torna
così a incrociare
la sua strada, guidandolo in una nuova caccia ai cattivi che
punta al cuore stesso dell'Nsa, il servizio segreto americano che si occupa
della sicurezza
nazionale. Ma è un bambino incapace di parlare eppure
incredibilmente dotato per i numeri e il disegno a custodire dentro di sé
l'elemento decisivo per
mettere insieme tutti i pezzi di quella storia esplosiva che
Millennium sta aspettando.
Commento:
Che dire? Quando ho cominciato la trilogia “Millennium”
sapevo che Stieg Larsson era morto dopo aver terminato il terzo libro e pensavo
che Lisbeth Salander, Blonkvist, la stessa Millennium sarebbero morti con lui.
Perciò ho esitato molto prima di leggere il quarto volume, “Quello che non
uccide”, scritto da un altro autore, David Lagercrantz… capirete che non mi ha
fatto una buona impressione sapere che lo stesso autore aveva anche scritto la
biografia del calciatore Zlatan Hibrahimovic… Beh, sono lieta di annunciare che
non è morto proprio nulla, Lisbeth e gli altri sono vivi e vegeti e ci emozioneranno
ancora.
Avevamo lasciato la nostra amata, complicata aker alle prese
con l’eredità sconfinata del padre e lì la ritroviamo, più agguerrita che mai:
pur di scoprire qualcosa sui suoi nemici Lisbeth è pronta ad akerare uno dei
server più protetti del mondo, quello del NSA, nel cuore della sicurezza
statunitense. E’ così che si imbatte nel professor Valder e, incidentalmente,
nel figlio autistico che, a quanto pare è in pericolo di vita. La cosa
sorprendente è che il pericolo è costituito proprio dagli stessi nemici di Lisbeth:
è così che le strade di questi due geni si incontrano, scamperanno a molti
agguati e faranno faville.
Siamo di fronte, in “quello che non uccide” ad una delle
tipiche, complicate e contorte indagini in cui Lisbeth e Mickael Blomkvist si
ritrovano invischiati, stavolta siamo al cospetto di complesse formule
matematiche, ricerche scientifiche, intelligenze artificiali, akeraggio
internazionale per fini poco ortodossi. Un quarto volume tendenzialmente all’altezza
dei primi tre, dunque, sebbene sia impossibile non notare qualche differenza di
scrittura, soprattutto all’inizio, quando la storia sembra faticare a
decollare. Una volta ingranata la marcia, però, Lagercrantz va come un treno
portando la tensione ai livelli consueti per questa saga stupenda. Il finale,
poi, è aperto e fa chiaramente riferimento ad un prossimo libro. Ebbene, ora lo
sappiamo, il quinto volume uscirà il 7 settembre 2017 e si intitolerà “l’uomo
che inseguiva la sua ombra”, sempre pubblicato da Marsilio. Beh, a questo punto
io non vedo l’ora di leggerlo!
Opera recensita: “Quello che non uccide. Millennium #4” di
David Lagercrantz
Editore: Marsilio, 2015
Genere: thriller
Ambientazione: Svezia
Pagine: 503
Prezzo: 22,00 €
Consigliato: sì.
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