simposio lettori copertina

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mercoledì 30 agosto 2017

RECENSIONE: GUSTAVE FLAUBERT - MADAME BOVARY


Sinossi:

"Madame Bovary", apparso a puntate sulla "Revue de Paris" nel 1856 e integralmente un anno dopo, incontrò subito un grande successo di pubblico - dovuto

anche al clamore del processo a cui il suo autore, incriminato per oltraggio alla morale e alla religione, fu sottoposto -, imponendosi all'attenzione

della critica come il capolavoro assoluto del romanzo moderno. Incentrato sulla superba figura di Emma Bovary - donna inquieta, insoddisfatta, simbolo

di un'insanabile frustrazione sentimentale e sociale - e giocato su un antiromanticismo ideologico e formale di fondo, "Madame Bovary" come ha scritto

Vladimir Nabokov, "dal punto di vista stilistico è prosa che fa ciò che si suppone faccia la poesia. Senza Flaubert non ci sarebbe stato un Marcel Proust

in Francia, né un James Joyce in Irlanda. In Russia, Cechov non sarebbe stato Cechov".

 

Commento:

La quasi totalità dei classici suscita in me il desiderio di conoscere, di leggere di prima mano le opere tanto osannate e tanto alacremente studiate a scuola. Ovviamente “Madame Bovary” non fa eccezione, perciò ho deciso, finalmente, di colmare questa lacuna. Cos’ho trovato? Un classico della letteratura francese destinato a non tramontare col tempo, una protagonista e dei personaggi memorabili, un intreccio reso magistralmente semplice, nonostante il minuzioso e particolareggiato racconto delle vicende di Emma Bovary.

La storia è arcinota: il medico di provincia Charles Bovary, vedovo giovane di indole pacata, sposa la bella e vivace Emma Rouaut che ben presto si dimostra moglie attenta, graziosa, delicata ed elegante. Sin dall’infanzia, tuttavia, Emma ha sempre dimostrato una certa insofferenza intrinseca: sin da bambina si appassionava con tutta se stessa a qualcosa per poi stancarsene subito e passare ad altro. Quest’attitudine pericolosa è cresciuta nel tempo, fino a riguardare gli oggetti (tra l’altro la signora ha gusto e non vuol privarsi di nulla) e le persone. Questo la condurrà irrimediabilmente all’adulterio, alla dissolutezza e alla rovina morale ed economica. Man mano che si prosegue nella lettura, Emma appare sempre più volubile, insoddisfatta, piena di manie compulsive e vanità, irrimediabilmente persa verso un destino nefasto. Intorno a lei, poi, troviamo la varietà degli abitanti di un villaggio, dallo speziale eccentrico al curato, all’esattore, ai domestici e, ultimo ma non per importanza, al marito. Charles Bovary è l’altro grande protagonista, o meglio vittima, di questo racconto: la sua pacatezza, il suo farsi scivolare le cose di dosso, il suo non voler vedere e giustificare sempre e comunque i capricci della moglie, saranno la concausa dell’epilogo tragico di questa storia.

Un classico della letteratura, questo, che non può mancare fra le letture di ogni lettore che si rispetti. Una trama che oggi non considereremmo originale, ma che all’epoca in cui fu scritta provocò non pochi scandali, è resa scorrevole dalla prosa fluida dell’autore. Lo stile, l’intreccio narrativo, fa di “Madame Bovary” un libro attuale e perfettamente leggibile da chiunque. Lettura altamente consigliata, dunque!

 

Opera recensita: “Madame Bovary” di Gustave Flaubert

Editore: Mondadori, prima ed. 1857

Genere: letteratura francese

Ambientazione: Francia

Pagine: 464

Prezzo: 10,50 €

Consigliato: sì.

 

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