Sinossi:
Quando si nasce in una famiglia inconsueta come quella di
Simonetta Agnello Hornby, sin da piccoli si cresce con la consapevolezza che si
è "tutti normali,
ma diversi, ognuno con le sue caratteristiche, talvolta un
po' 'strane'". Attraverso una serie di ritratti sapidi e affettuosi,
facciamo così la conoscenza
della cugina Ninì, sordomuta ("Ninì non parla
bene", si spiega agli estranei), dell'amata bambinaia ungherese Giuliana,
un po' zoppa, del padre con una
gamba malata, e della "pizzuta" prozia Rosina,
cleptomane - quando l'argenteria scompare dalla tavola, i parenti le si
avvicinano di soppiatto per sfilarle
le posate dalle tasche, piano piano, senza che se ne
accorga, perché "la zia non deve sentirsi imbarazzata". E poi
naturalmente conosciamo George, sia
attraverso le parole di sua madre, sia grazie alla sua voce,
che si alterna come un controcanto ironico (cento per cento british), ma deciso
nel raccontare
i tanti ostacoli di chi si muove in carrozzina. E proprio
come Simonetta con le storie di un tempo passato ci regala uno sguardo insolito
e genuino sul
mondo, così anche George, a cui quindici anni fa è stata
diagnosticata la sclerosi multipla, ci consegna un punto di vista diverso da
cui osservare le
città che abitiamo, le persone che ci circondano e noi
stessi.
Commento:
Confesso che quando ho scelto di leggere questo libro ho
fatto una cosa per me alquanto inconsueta: ho letto solo titolo ed autrice, non
anche la sinossi, e mi ci sono tuffata a scatola chiusa. Forse è per questo
che, almeno nella fase iniziale, ho avuto qualche difficoltà a capire che le
voci narranti sono due (la madre, l’autrice, ed il figlio George) e figuratevi
poi la sorpresa quando ho capito che l’argomento sarebbe stato la disabilità. “Nessuno
può volare” è il racconto a due voci della vita di un’intera famiglia, gli
Agnello Hornby, con tutte le difficoltà e le piccole gioie di ogni famiglia
normale. Sì, perché la famiglia di cui si parla qui è normale, anche se al suo interno
un bel giorno si è insinuato un elemento non richiesto, la sclerosi multipla
primaria progressiva, la malattia incurabile che ha costretto George su una sedia
a rotelle. Qui troviamo non uno, ma ben due punti di vista sull’argomento:
quello dell’autrice, una pragmatica, un’avvocatessa di mente aperta abituata ad
incontrare le umanità più diverse, che racconta come già nella sua famiglia d’origine
ci fossero tante piccole diversità tutte tollerate, spiegate e valorizzate
senza reticenze; poi c’è il punto di vista di George, avvocato e poi banchiere
della City che da un giorno all’altro si ritrova ad inciampare per strada
sempre più spesso e da qui ad intraprendere una trafila medica interminabile e
che lo porterà ad un verdetto infausto.
Nessuno dei due è disposto ad arrendersi e madre e figlio
affrontano la malattia in modo diverso, ma affine: non ci sarà una cura per la
sclerosi da cui è affetto George, è vero, ma ci sono tanti modi per
permettergli di condurre la sua vita il più dignitosamente possibile… tutto sta
nel volerli trovare e George è da subito in prima linea nella gara per trovare
soluzioni.
Un libro sobrio, a volte spigoloso, ma sempre sincero, nel
quale si affronta la disabilità senza sentimentalismi e con molta sincerità.
Simonetta Agnello Hornby non ha peli sulla lingua né quando si tratta di
denunciare le inadeguatezze del sistema o l’inaccessibilità di alcuni luoghi,
né quando si tratta di denigrare il comportamento di alcuni disabili. Perché
chi l’ha detto che i disabili sono tutti buoni? E George, dal canto suo, è un
esempio di volontà di riscatto, indipendenza e maturità.
Consiglio questa lettura proprio per la sincerità con cui
affronta l’argomento “disabilità”: alcune posizioni meriterebbero una rilettura
per essere comprese a pieno, ma fondamentalmente sono d’accordo su molti dei
concetti anticonformisti espressi dall’autrice e da suo figlio.
Opera recensita: “Nessuno può volare” di Simonetta Agnello
Hornby e George Hornby
Editore: Feltrinelli, 2017
Genere: biografia-autobiografia
Ambientazione: Italia-Inghilterra
Pagine: 220
Prezzo: 16,50 €
Consigliato: sì.