sabato 23 settembre 2017

RECENSIONE: NATHANIEL HAWTHORNE - LA LETTERA SCARLATTA


Sinossi:

La vicenda si svolge nella Boston puritana del sec. XVII. Hester Prinne ha preceduto nel Massachusetts il marito, un anziano scienziato, e ha avuto una

figlia, Pearl, da una relazione illegittima. Viene messa alla gogna e condannata a portare sul petto la lettera A (adultera), ritagliata "in un bel panno

scarlatto". Rifiuta di dire il nome del suo amante, ma il marito, sotto falso nome, si mette alla ricerca dell'uomo. Riesce a scoprirlo: è il giovane reverendo

Dimmesdale, che soffre moltissimo, ma, per orgoglio, non vuole confessare. Pressato dal marito di Hester alla fine confessa pubblicamente la sua colpa,

ma stroncato dall'emozione, muore.

 

Commento:

Poco tempo fa mi è capitato di vedere la trasposizione cinematografica tratta da questo romanzo e ricordo di esserne rimasta piacevolmente olpita. Così mi è venuta la curiosità di leggere il libro… a lettura terminata, però, devo dire che sono perplessa. La storia narrata è affascinante, ma lo stile di scrittura, a mio parere, è un po’ indigesto.

La protagonista è senza dubbio Ester Prinne, la donna altera e bellissima tacciata di ignominia e costretta a portare appuntata al seno la lettera scarlatta che indica l’adulterio. Ester ha avuto una figlia, Perla, da una relazione con il giovane e dotto reverendo del paese, ma è decisa a non rivelare il nome dell’uomo, a costo di portare su di sé l’onta del disprezzo e della condanna di tutti. E’ una donna coraggiosa che non si piega né a lusinghe né a minacce, neppure quando il marito, sotto mentite spoglie, scopre tutto e nutre vendetta.

L’autore, per raccontare questa storia, utilizza la formula dell’antico manoscritto ritrovato e delle voci tramandate per generazioni. Tuttavia la narrazione risulta lenta ed oltremodo farraginosa; le frasi non sono mai direttee i concetti affogano in barocchismi e giri di parole. Tutto ciò contribuisce a che un registro linguistico alto sconfini nell’esagerato e nell’ampolloso. Da qui le mie perplessità nel consigliare questa lettura, certamente interessante per la trama, i personaggi ed i profili di riflessione che presenta sulla condizione della donna e della famiglia, ma al contempo dall’approccio non facile.

 

Opera recensita: “La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorne

Editore: Frassinelli, prima ed. 1890

Genere: romanzo storico

Ambientazione: America 1600

Pagine: 338

Prezzo: 6,71 €

Consigliato: sì/no.

 

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