Sinossi:
Katarína torna da Praga a Bratislava per trascorrere il
Natale insieme alla famiglia. Alle vecchie incomprensioni con la madre, si
aggiunge la difficoltà di giustificare l'assenza del marito Eugen. Ma in quei
pochi giorni ritrova anche le vecchie compagne di università, soprattutto
Viera, che si è trasferita in Italia grazie a una borsa di studio e torna
sempre più malvolentieri in Slovacchia. Le due amiche si riavvicinano, si
raccontano l'un l'altra gli strappi, le ferite - Viera con Barbara, che era
stata la loro insegnante di italiano, Katarína con Eugen, che l'ha abbandonata
due mesi prima con un biglietto sul tavolo della cucina. Katarína ripercorre il
rapporto con lui, dal primo incontro al matrimonio forse troppo precoce, con le
tante difficoltà di integrarsi a Praga, fino al dolore, di cui ancora non
riesce a parlare. E tra i ricordi emergono frammenti della vita a Bratislava
sotto il governo comunista: l'abolizione delle festività cattoliche, la
censura, le code per la carne e per qualsiasi cosa.
Con "divorzio di velluto" si intende
la separazione tra Slovacchia e Repubblica Ceca, che nel romanzo riverbera
quelle tra Katarína e il marito Eugen, tra Viera e un paese per lei troppo
stretto... È una storia di assenze che pesano, di tradimenti, di desideri
temuti e mai pronunciati, di strappi che chiedono nuove risorse per essere
ricomposti, di sradicamento e di rinascita - una ricerca di sé della
protagonista e del suo paese, entrambi orfani di un passato solido.
Commento:
Di "Divorzio di velluto" mi ha colpita innanzitutto
il titolo che ho trovato veramente evocativo e che – confesso la mia ignoranza
in merito – non sapevo essere un'espressione riferita alla separazione della
Cecoslovacchia avvenuta tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90. Trovo
che l'opera di Jana Karsaiova sia davvero interessante e pregevole per due
ragioni: in primis perché affronta la tematica del distacco dagli affetti in
modo fine e da una prospettiva decisamente intrigante; in secondo luogo perché
ci permette di conoscere uno spaccato di storia europea che la mia generazione
e le successive non hanno vissuto e quindi conoscono poco. Ad aggiungere meriti
al romanzo c'è poi l'abilità dell'autrice nell'unire le due prospettive creando
un parallelo credibile ed a suo modo originale. Sono rimasta colpita
favorevolmente da questa lettura scoperta qualche settimana fa per puro caso,
perciò mi sento di consigliarla senza riserve, specialmente se amate i romanzi
impegnati, con quell'ambientazione nebulosa e decadente tipica dell'Europa
dell'Est… mi ha ricordato, per certi versi, i romanzi di Kundera con l'aggiunta
– pure questa credibile – dello stralcio di ambientazione italica e dei
continui riferimenti al nostro Paese. In conclusione: per me è sì.
Opera recensita: "Divorzio di velluto" di Jana
Karsaiova
Editore: Feltrinelli, 2022
Genere: narrativa
Ambientazione: Slovacchia, Rep. Ceca, Italia
Pagine: 160
Prezzo: 15,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.