Siete in ritardo con i regali di Natale? Non avete idee su cosa
regalare a quell'amica che ha gusti difficili ma ama tanto i libri? Avevate
pensato che, in mancanza d'altro, un libro è sempre una buona idea e va bene
per tutti, ma ora che siete entrati in libreria non sapete a che santo votarvi
per scegliere? Ok, no panic!
Eccomi qua, anche quest'anno, in tenuta da fatina aiutante di
Babbo Natale, a consigliarvi un po' di libri da regalare o regalarvi a Natale.
Come al solito ce n'è per (quasi) tutti i gusti! Ma
sbrighiamoci, che non avete tempo!
Partiamo dalle letture impegnate, di narrativa, sì, ma di quella
buona.
1. Djaili Amadou Amal – Cuore del Sahel, 320 pagine, voto 8,5: "Cuore
del Sahel" è un romanzo intenso che racconta uno spaccato della condizione
femminile in Camerun, nella regione del Sahel, a Nord del Paese. Se nel romanzo
precedente, "Le impazienti", l'autrice ci raccontava la piaga dei
matrimoni combinati, qui affronta il tema della differenza di classe,
religione, etnia per le giovani donne che dai poverissimi villaggi di montagna
vanno a lavorare in città come domestiche presso le concessioni dei ricchi. La
storia di Faidé, giovane donna intelligente, sveglia ma inesperta, è un esempio
di coraggio che fa fronte alle ingiustizie senza piegarsi.
2. Eshkol Nevo – Le vie dell'Eden, 256 pagine, voto 8,5: in
quest'ultima, intensa opera dell'autore israeliano troviamo tre
storie, tre mondi, tre vite che s'intrecciano con altre vite. Tre scelte
difficilissime e private raccontate in altrettanti romanzi brevi (o racconti
lunghi) che in comune hanno molto. E noi lettori ci ritroviamo a leggerli,
questi racconti privati, con la sensazione di curiosità mista a senso di colpa
di chi sa di star infrangendo un tabù, di star facendo qualcosa di proibito o
sconveniente… "Le vie dell'Eden" è un libro bellissimo che, oltre ad
essere piacevole da leggere, può suscitare tante riflessioni se si è
predisposti a cogliere le suggestioni che l'autore ci lancia tra le righe.
3.
Delphine De Vigan – Tutto
per i bambini, 296 pagine, voto 9: "Tutto per i bambini" non è un thriller, ma è
scritto come se lo fosse. È un romanzo durissimo, disturbante, potente, che ci
mette di fronte alle nostre mancanze, nostre inquanto membri e parte di una
società che fomenta ed incoraggia certe pratiche. Per pratiche, nel caso
specifico, intendo l'uso – anzi, lo sfruttamento – dei bambini per la
realizzazione di contenuti social, perpetrato proprio dalle loro famiglie. La
vicenda magistralmente raccontata da Delphine De Vigan in questo romanzo fa
riflettere anche noi su quelle che sono diventate le nostre abitudini e sul
nostro rapporto con i social… perciò, per quanto nauseante, questo libro va
letto, assolutamente, a tutte le età, che si abbiano o non si abbiano figli.
4. Laetitia Colombani – L'aquilone, 256 pagine, voto 8,5: Sapere di
non essere soli. È questa la chiave che, molto spesso, accende il motore della
nostra forza, che ci fa magicamente trovare il coraggio, il combustibile
necessario a combattere le nostre battaglie. È questa la chiave magica che tre donne,
molto diverse tra loro, scoprono insieme, quella che le porterà, insieme, a
vincerle, le loro personali battaglie. È su una spiaggia indiana, nei pressi di
una baraccopoli, che comincia la storia comune di Léna, Preety e Holy, una
storia che passa per un garage immerso nella miseria, per svariate tazze di thè
e… chissà che non porti ad una scuola. Una storia forte, intensa, che Laetitia
Colombani, come al solito, racconta con penna delicatissima ed estremamente
sensibile. Una storia da leggere, per non dimenticare mai le sofferenze altrui,
quelle mascherate da un'apparente vacanza turistica, quelle nascoste dietro la
spavalderia e quelle manifeste sul volto di una bambina ammutolita dal dolore e
dall'emarginazione.
5.
Maria Pia Romano – Le
amiche imperfette, 224 pagine, voto 10: Quella custodita nelle pagine di questo
libro è una storia normale, raccontata in un modo speciale. Ambientata nella
mia Lecce, è la storia di due donne, due amiche imperfette
che si ritrovano dopo tanti anni, diversissime eppure unite da un interesse e
forse da qualcosa in più. Angelica, ricca e annoiata quarantenne della Lecce
bene, moglie di uno stimatissimo cardiologo figlio di Senatore, si lascia
irretire dall'illusione di possedere un talento presunto per la scrittura ed
allettare dalla vista del suo nome sulla copertina di un libro. Elisa,
giornalista apprezzata e sottopagata, divisa tra un lavoro precario, i genitori
anziani da accudire e uno stipendio che tarda sempre ad arrivare, il fuoco
della scrittura ce l'ha dentro, avrebbe anche molto da dire, ma non ha alcuna
voglia di pubblicare. Con una prosa fluida, cangiante, magmatica e una
scrittura lussureggiante e fortemente evocativa, Maria Pia Romano ci conduce
tra le luci fatue e le ombre sinuose di una città ( e di una cultura) che sotto
ai vezzi e ai belletti nasconde una realtà di contraddizioni stridenti e
grigie.
6.
Fabio Stassi – Mastro
Geppetto, 220 pagine, voto 9: Siamo tutti abituati a leggere/guardare le
avventure di Pinocchio dal punto di vista di quel birbone d'un burattino, ma se
per una volta provassimo a metterci da quello del suo babbo? Fabio Stassi l'ha
fatto, peraltro con un'opera egregia, immaginando una vita prima di Pinocchio
ed un contesto sociale intorno a quel falegname così mite e paziente. Un
contesto sociale sorprendente e sorprendentemente realistico, un paesino
arroccato sul fango, in cui tutti si conoscono e – come accade solo raramente,
per le grandi occasioni, laddove normalmente forse si scannerebbero – si
coalizzano contro il singolo, il tocco, l'emarginato. Provoca una grande
tristezza immaginare Geppetto come ce lo rappresenta Stassi, perché questa
rappresentazione tocca corde profonde ed intime in ciascuno di noi, sia egli
giovane o anziano, solo o circondato da un gruppo di amici. Fa tenerezza
quest'uomo poverissimo, ormai acciaccato dagli anni, che conserva ancora
l'innocenza e la voglia di sognare di un bambino. Gli si vorrebbe quasi tendere
la mano, incontrandolo per la via, e dirgli "Vada, buon uomo, e non dia
retta a nessuno, che il mondo è crudele con chi si mostra debole". Lettura
caldamente consigliata… a tutti.
7.
Celeste NG – I nostri cuori
perduti, 348 pagine, voto 8,5: ed eccovi una distopia! Siamo in America,
in un futuro non troppo lontano dal nostro presente. È al governo un regime
totalitario che controlla tutto e tutti e si serve della delazione come arma
per seminare l'odio e la diffidenza, mascherandola per patriottismo. Il nemico
da combattere coalizzati che il regime ha scelto sono le persone di etnia
asiatica, in particolare cinese: la Cina è, a detta del Governo, la causa della
crisi che quindici anni prima aveva messo in ginocchio il Paese; sentimenti di
odio, intolleranza e paura per tutto ciò che è cinese vengono costantemente
instillati nella popolazione con tutti i mezzi che conosciamo per averli visti
all'opera in altri regimi di questo tipo, ma non solo: vengono messi in atto
anche provvedimenti concreti come la ricollocazione, ossia l'allontanamento
dalle loro famiglie dei bambini cinesi o figli di dissidenti che vengono poi
affidati a famiglie selezionate e compiacenti. In questo ambiente vive Bird, un
ragazzino di dodici anni cui invece è capitata una cosa diversa: è stata sua
madre, una poetessa di origine cinese, a scomparire. Dove sia andata, perché e
quando tornerà, Bird non lo sa, però spera… spera di vederla ogni volta che un
verso delle sue poesie viene scritto in una manifestazione pubblica, spera di
incontrarla per strada, spera di ritrovarla negli occhi di una passante. Un bel
giorno, poi, Bird riceve un suo messaggio… e da quel momento la voglia di
ritrovarla supera tutto, le raccomandazioni del padre, la paura, le avversità.
"I nostri cuori perduti" è la storia del coraggio di un bambino e di
sua madre che, con atti piccoli ma eroici, provano ad opporsi all'annientamento
e lanciano un messaggio potentissimo. Davvero un bel romanzo, una distopia che
ci invita a non ignorare mai i segnali che ci manda la realtà, il nostro
presente, il nostro mondo.
Tra i romanzi di ambientazione storica, invece, troviamo:
8. Annabel Abbs – La cucina inglese di Miss Eliza, 376 pagine, voto
8,5: un romanzo di ambientazione storica basato su fatti realmente accaduti ad
una donna realmente esistita, la poetessa Eliza Acton che, nell'Inghilterra
della prima metà dell'Ottocento, scrisse uno dei più noti, apprezzati ed
intramontabili libri di ricette. Scritto con la consueta bravura di Annabel
Abbs nel ricreare perfettamente le atmosfere in cui sono ambientati i suoi
romanzi, "La cucina inglese di Miss Eliza" è un libro che parla di coraggio
e perseveranza, di adattamento e forza di volontà.
9. Lisa See – Le madri di vento e di sale, 408 pagine, voto 9: è un
romanzo storico affascinante che ci porta a conoscere una realtà poco nota ed
estremamente interessante, quella delle Haenyeo, le donne coreane dell'isola di
Jeju che per generazioni hanno retto l'economia della loro società matrifocale
attraverso il loro lavoro in mare. Definirle "pescatrici" è
riduttivo: queste donne hanno un rapporto intimo e personalissimo con il mare e
le creature che lo abitano. Il mare è la loro casa e permette loro di
sostentarsi e mantenere le loro famiglie: qui sono gli uomini a prendersi cura
dei figli, in una sorta di inversione di ruoli rispetto alla società cui noi
siamo abituati. Se a questa particolare realtà uniamo le storie che, con grande
maestria e sensibilità, Lisa See imbastisce per noi, scopriremo un romanzo che
è una piccola perla.
10. Roxanne Veletzos – Quando il mondo era nostro, 360 pagine, voto
8,5: Si può racchiudere efficacemente mezzo secolo di storia
europea e mondiale nelle pagine di un romanzo? Sì, si può, se si parla d'amore.
L'amore è, infatti, il cuore pulsante, il fulcro, il motore di queste pagine,
sepolto sotto una guerra terribile, un'occupazione, una valanga di pregiudizi,
la ghettizzazione, il razzismo, i chilometri e chilometri di distanza, i
decenni e le traversie della vita. Può un sentimento positivo sopravvivere
ragionevolmente a tutto questo? Sì, può, se è sincero, travolgente e puro come
quello che travolge Eva ed Aleandro, due giovani così diversi con due cuori
così affini. È quasi un privilegio leggere la loro storia, esserne testimoni
muti e impotenti mentre tutto congiura contro di loro. È un miracolo ritrovarli
ancora, molte pagine dopo, cambiati, provati, quasi annientati, eppure ancora
vivi. Sullo sfondo – ma poi neanche tanto – le vicende storiche e geopolitiche
di mezzo mondo che contribuiscono ad osteggiarlo, questo amore travagliato.
11. Nadia Terranova – Trema la notte, 176 pagine, voto 8,5: Nadia
Terranova ha un talento innegabile: riesce a descrivere in modo immediato,
semplice, intuitivo storie difficili da raccontare e meno ancora da digerire.
In questo romanzo storico racconta un cataclisma, il terremoto che rase al
suolo Messina, Reggio Calabria e i rispettivi territori vicini, dal punto di
vista di un bambino e una giovane donna, due persone emblematiche perché
potenzialmente fragili, indifese senza la barriera protettiva della famiglia.
Nicola e Barbara non si conoscono, ma per un caso o per destino le loro vite si
sfiorano per non dimenticarsi più. "Trema la notte" è un romanzo
bellissimo perché le storie che racconta arrivano al cuore. Con le sue parole,
Nadia Terranova ci trasporta lì, nella notte della tragedia e nei giorni
successivi, tra pericoli e voglia di restare comunque al mondo, ad ogni costo.
Un momento tragico della storia italiana raccontato con tatto, sensibilità, ma
anche coraggio.
12. Bonnie Garmus – Lezioni di chimica, 464 pagine, voto 10: questo
non è solo un libro interessante, è anche scritto benissimo, ha una
protagonista che buca le pagine e che sarà davvero difficile dimenticare. E poi
fa ridere, ma fa anche piangere molto, e fa riflettere sull'ingiustizia
sociale, sull'assurdità delle discriminazioni, sull'avidità, la cattiveria, la
pochezza di troppe persone. Elizabeth Zott è una donna forte,
intelligentissima, bella dentro e fuori, a tratti forse un po' ingenua, ma con
una logica schiacciante ed una tempra in grado di zittire il più laido degli
uomini e la più malpensante delle donne. È uno scienziato, un chimico di
prim'ordine ed avrebbe anche potuto avere un gran successo, se non fosse stata
donna – e per di più una bellissima donna – negli anni 50' e 60'. La sua vita,
ve l'assicuro, sarà per voi una continua scoperta. Lezioni di chimica è un
piccolo gioiello letterario originale sia nella trama che nello stile.
13. Francesca Palumbo – Hai avuto la mia vita, 188 pagine, voto 8,5:
"L'amor che move il sole e l'altre stelle"… mai
citazione si rivelò più appropriata per individuare il fulcro di questo
romanzo. In questo suo ultimo lavoro Francesca Palumbo racconta, infatti, la
storia di Sylvia Ageloff, donna poco conosciuta ma – suo malgrado –
importantissima in una vicenda oscura che contribuì a cambiare il quadro
politico mondiale negli anni '40. Cosa portò questa giovane ebrea americana,
psicologa infantile nonché militante nel Partito Comunista, segretaria e traduttrice
di Lev Trotskj, ad essere accusata di concorso nell'omicidio di quello che
considerava il suo maestro, il suo faro,
il suo padre spirituale? L'amore. Con lo stile vibrante che le è proprio, con
questa sua prosa efficace, incisiva e puntuale, in "Hai avuto la mia
vita", Francesca Palumbo dà voce a Sylvia Ageloff, in un intenso memoir
fatto di pensieri quotidiani ed intimi, emozioni, incertezze, piccole e grandi
felicità. Ma l'esercizio della memoria non fa sconti, può essere impegnativo e
doloroso, perciò troviamo, in queste pagine, anche l'impeto di un cuore
ingannato, abusato e ferito, se possibile ancor più ardente di quello amoroso.
Conoscere l'ardore e i tormenti di questa donna e farlo in un'esperienza di
lettura così immersiva è, per noi lettori, un regalo. È l'ennesimo, agognato
incontro con la bellezza che ognuno di noi in cuor suo si aspetta ogni volta
che apre un libro.
14. Ruta Sepetys – Il cielo non ha catene, 304 pagine, voto 9: un
romanzo straziante e bellissimo che racconta con agghiacciante potenza la
storia della dittatura che attanagliò la Romania fino al 1989. Un romanzo che
tutti i giovani occidentali della mia generazione dovrebbero leggere, perché
parla di cose accadute vicino a noi e di cui sappiamo troppo poco o proprio
nulla. Un racconto affidato ad un adolescente, superficiale e arrogante come
tanti adolescenti, costretto a fare i conti con una realtà durissima. È un romanzo
crudo, esattamente come dev'essere: frasi brevi ed affilate, ironia che a
tratti sfocia nel sarcasmo, occhi strani, penna felice e un destino già
scritto. Un libro da leggere per scuotere le coscienze, per risvegliarle dal
torpore dell'abbrutimento. Un libro doloroso e coinvolgente che ci riporta a
fatti recenti accaduti non lontano da noi, che hanno contribuito a scrivere la
Storia.
15. Lauren
Groff – Matrix, 272 pagine, voto 9: che parla di donne alle donne, che le
spinge ad osservarsi, a riconoscersi, a valorizzarsi, a riappropriarsi del
proprio potere intrinseco per diventare le leaders di se stesse… e lo fa senza
dirlo apertamente, ma solo raccontando una storia. Una storia ambientata molti
secoli fa, quella di una ragazza troppo grande, troppo colta, troppo sola,
troppo ribelle, troppo ardente, che per tutte queste sue caratteristiche e per
esser nata da un'unione infelice, dev'essere scacciata. Ma Marie non si piega:
tra spezzarsi ed innalzarsi più forte di prima, sceglie scientemente la seconda
strada ed arriva dove nessuno avrebbe mai osato pensare di giungere, a
risultati che, viste le condizioni di partenza, nessuno avrebbe mai anche solo
immaginato, specie se a raggiungerli è una donna. Gigantesca, temibile, ma pur
sempre una donna. Un romanzo che non ha nulla di romantico eppure parla
d'amore, quello spirituale di Marie per le sue "figlie" e quello
fisico, che passa dai corpi, custodi di un'energia segreta ma difficile da
ignorare, per quanto si cerchi di sopirla. Un romanzo dal respiro gotico in cui
una prosa precisa e dirompente unita alla ricerca storica è in grado di far
emergere dall'oscurità una sfolgorante radiosità.
Vorrei segnalarvi, poi, alcuni bellissimi romanzi da
riscoprire, scritti decenni fa, ma di recente tradotti e pubblicati in italiano:
16. Inès Cagnati – Genie la matta, 184 pagine, voto 9: Pubblicato
nel 1976 in Francia e proposto per la prima volta nel 2022 da Adelphi per la
traduzione di Ena Marchi, Génie la matta di Inès Cagnati è un romanzo
meraviglioso, un piccolo gioiello letterario che ci porta indietro in un'epoca
non lontana dalla nostra e in una società rurale, chiusa ed ipocrita nella
quale non ci sarà difficile ritrovare esempi conosciuti. La scrittura, poi,
merita una menzione a parte: asciutta, essenziale eppure a tratti poetica e
straziante, è parte stessa della storia. La voce di Marie, una figlia che narra
la storia triste di una madre sola, che racconta con la stessa placida forza
solitudini e sogni non può lasciare indifferenti. Lettura davvero valida,
consigliata a tutti.
17. Margaret Kennedy – La ninfa costante, 358 pagine, voto 9: Pubblicato
per la prima volta nel 1924, La ninfa costante è un romanzo difficile da
etichettare: è insieme saga familiare, romanzo di formazione, romanzo di
ambientazione storica e molto, molto di più. È una lettura complessa, perché
complesse sono le dinamiche che l'autrice scandaglia con profondo
coinvolgimento e grande cura. L'amore, l'adolescenza, la morte, il contesto
familiare difficile, la difficoltà di adattamento ad una società completamente
diversa da quella a cui si è abituati… e non ultime la gelosia e la passione.
Sono questi i temi che percorrono tutto il libro e i sentimenti forti che lo
animano e scuotono i personaggi. Non c'è salvezza qui, non c'è speranza di
lieto fine: c'è solo da osservare, cercare di comprendere, abbeverarsi
dell'energia di personaggi fortissimi, tenaci, anticonformisti. Una lettura
molto intensa che, fino all'ultima pagina, non si sa dove ci porterà, ma che
incuriosisce il lettore, lo sorprende, lo strega. Un libro interessantissimo
per contestualizzazione, tematiche affrontate, caratterizzazione dei
personaggi, originalità.
18.
Robert Cedric Sherriff –
Due settimane in settembre, 352 pagine, voto 8,5: questo classico da poco
tradotto in italiano racconta l'accuratissima pianificazione ed il relativo
svolgimento della vacanza annuale della famiglia Stevens, un'ordinaria famiglia
inglese della prima metà del Novecento. Quella degli Stevens è una vacanza
sempre uguale a se stessa, nella stessa località, nella medesima pensione, con
un ruolino di marcia pianificato al millimetro perché tutto risulti sempre il
più possibile uguale a se stesso. Noioso? No, vi assicuro di no. "Due
settimane in settembre", con quel velo di malinconia che porta con sé, è
un ottimo libro per chi voglia rilassarsi e godersi un bel pomeriggio – o due –
di dolce far niente… vi assicuro che vi metterà proprio nel mood giusto.
Consigliatissimo.
Passiamo ora a letture più
leggere. Se vi piacciono con un bel romanzo rosa, vi propongo due titoli:
19. Julie Caplin – Amore, neve e cioccolato, 384 pagine, voto 8,5: è
la storia di Nina, una tecnologa alimentare inglese con la passione per il
cioccolato. Un romanzo rosa leggero che parla di cibo, di vacanze,
di neve… di sentimenti che sbocciano, di donne intraprendenti ed esuberanti che
affrontano una crisi e decidono di rimettersi in gioco.
20. Priscilla Lovestone – Un'adorabile ragazza grassa, 293 pagine,
voto 8,5: questa commedia rosa assai romantica ed anche un po'
erotica racconta in modo realistico le sensazioni, esperienze, pregiudizi e
umiliazioni che chiunque non si senta a proprio agio con se stessa ha provato –
come minimo – una volta nella vita. E fa di più: non solo ce ne parla senza
riserve, in modo realistico e schietto, ma ci offre anche due validi esempi di
due diversi atteggiamenti rispetto a quello che viene percepito come un
problema, un disagio appunto. Certo, questo è un libro quindi molto è giustamente
estremizzato – storia d'amore compresa – ma il messaggio arriva forte e chiaro:
ama te stessa, fai pace col tuo corpo, ascoltalo, assecondalo, valorizzalo e le
opportunità non tarderanno ad arrivare… e se proprio non dovessero arrivare,
beh, starai comunque meglio di prima! È tutta questione di atteggiamento nella
vita, sta a noi scegliere quello giusto. E d'altronde, sono tante le
disavventure e le situazioni che non possiamo cambiare, cerchiamo almeno di
vivere ciò che ci accade con lo spirito giusto!
E
veniamo ora al mio spazio preferito, quello del brrrrivido! Se, come me, amate
gialli, thriller, noir e chi più ne ha più ne metta, vi segnalo:
21. Alessia Sorgato – Ulissa lo sa, 272 pagine, voto 8,5: un
delizioso giallo giudiziario ambientato in una Milano rallentata e resa
surreale dal Lockdown, in cui Asia, avvocato penalista, cerca di venire a capo
di un caso spinoso: Mamadou, il ragazzo simpatico che le vende le mascherine
blu nel tragitto tra casa e tribunale, è accusato di omicidio e l'ha appena
nominata difensore d'ufficio. Asia riceverà l'insperato ma provvidenziale aiuto
di un trio di investigatrici molto speciali. Il giallo è ambientato proprio tra
Natale e Capodanno, quindi Doppiamente consigliato!
22. Graham Moore – Il verdetto, 336 pagine, voto 8,5: un legal
thriller bellissimo che tiene avvinto il lettore con sempre nuove,
piccole rivelazioni in un puzzle in continua evoluzione. A prima vista sembra
essere un romanzo a tema razziale – e l'autore non fa assolutamente nulla per
dissuaderci da quest'impressione – ed in parte lo è, ma la verità è che Il
verdetto parla di molto altro. Pone, soprattutto, molte questioni giuridiche ed
induce a riflessioni morali tutt'altro che scontate: ci porta, infatti, ad
interrogarci sul concetto di verità e su dove trovarla, giacché il massimo che
possiamo sperare di trovare nei tribunali è la giustizia che è cosa diversa
dalla verità. Una lettura sicuramente impegnativa, ma altrettanto
appassionante, garantito!
23. Laura Dave – L'ultima cosa che mi ha detto, 320 pagine, voto 8,5:
è un thriller sorprendente. Ci sono tanti thriller che
parlano dell'illusione di conoscere chi abbiamo accanto che molto spesso si
rivela fallace e pericolosa, ma in pochi riescono a sorprendere il lettore al
punto che, dacché credeva di avere per le mani un libro banale, semplice,
normale, "nulla di che", si ritrova a scorrere le pagine in preda
all'adrenalina. Questo è ciò che si prova leggendo "L'ultima cosa che mi
ha detto", la storia di due donne diversissime, che si conoscono appena,
ma dovranno imparare a fidarsi l'una dell'altra per affrontare un'inattesa,
pericolosa rivelazione.
24. Francesco Musolino – Mare mosso, 179 pagine, voto 9: Mare
mosso è un noir mediterraneo che cattura per l'ambientazione suggestiva e
descritta benissimo, per l'ottima caratterizzazione dei personaggi, per
l'empatia che sempre si crea spontaneamente nel leggere di uomini comuni in
situazioni critiche, per una trama appassionante che coinvolge e della quale si
vorrebbe subito un seguito. Achille, Carmine e gli altri uomini di mare
impegnati in un salvataggio disperato nel mar di Sardegna, la notte di Natale
dell'81, diventeranno presto compagni di viaggio che non vorrete lasciare. Un
noir mediterraneo avvincente, sì, ma anche molto di più: una storia di
coraggio, amicizia ed anche meschinità ed interesse come nella vita comune
purtroppo ce ne sono e ce ne sono state tante.
Anche alcune delle mie serie gialle/noir preferite hanno visto
aggiungersi di recente un nuovo volume:
Piera Carlomagno: serie di Viola Guarino. L'anatomopatologa un
po' strega, che viaggia in moto e sembra creare un rapporto particolare con le
vittime tanto che le scene del crimine paiono comporsi nella sua mente, è la
protagonista di una bellissima serie noir ambientata in Lucania. I romanzi al
momento sono tre: "Una favolosa estate di morte", "Nero
lucano" e "Il taglio freddo della luna".
Gabriella Genisi: serie di Lolita Lobosco. La serie di gialli
soft con protagonista la commissaria barese è giunta al suo decimo volume, che
per l'occasione racchiude un racconto lungo e l'intera raccolta delle "ricette
di Lolì", alcune inedite ed altre già contenute nell'appendice dei
precedenti romanzi. Un buon modo per conoscere questa donna così energica, sanguigna
e appassionata: sono certa che non correrete a leggere anche i libri
precedenti!
Francesco Abate: serie di Clara Simon. Ci spostiamo in Sardegna,
nel primo Novecento, per conoscere Clara Simon, la prima giornalista donna dell'Unione
sarda. La tenace ragazza italo-cinese ama vederci chiaro, sia negli accadimenti
della sua città, sia nella storia di suo padre, ancora disperso. Una
protagonista coinvolgente ed una serie di ampio respiro, per ora composta da
due libri, "I delitti della salina" e "Il complotto dei
Calafati".
Chiara Montani: serie con Piero e Lavinia. Un'appassionante serie
di thriller storici ambientata nel Quattrocento ed avente come temi principali
l'arte, la condizione delle donne in quell'epoca, gli intrighi e i giochi di
potere nell'Italia rinascimentale. Protagonisti sono Lavinia, giovane dama con
la passione proibita per la pittura, e Messer Piero della Francesca, il celebre
artista che qui assume anche le calzantissime vesti di investigatore. Per ora
la serie si compone di due volumi, Il mistero della pittrice ribelle e La ritrattista.
E con questo si conclude la nostra carrellata di consigli di lettura per queste feste ed oltre. Di ogni libro citato potrete leggere la recensione completa sul blog. Ed ora non mi resta che augurarvi... buone letture e buon Natale!