Sinossi:
A Chandrapore, nell'India
stretta sotto la morsa del colonialismo, si fronteggiano l'islam, "un
atteggiamento verso la vita squisito e durevole", la burocrazia
britannica, "invadente e sgradevole come il sole", e "un pugno
di fiacchi indù", in una silenziosa guerra fredda. Fino a quando l'arrivo
di una giovane turista inglese non viene a incrinare il fragile equilibrio.
Perché Adela Quested, con stupore del clan dei sahib bianchi, non si accontenta
dei circoli e delle visite ufficiali: vuole conoscere "la vera
India", e trova la guida indigena perfetta nel mite e ospitale Aziz. Ma
nelle grotte di Marabar la gita preparata con ogni cura si trasforma per Adela,
vittima delle proprie personali inquietudini o di un indegno affronto, in un
dramma sconvolgente che arriva fino nelle aule di un tribunale, facendo
esplodere pregiudizi, razzismi, contraddizioni. Il ritratto umano e poetico di
un paese amatissimo si fa parabola della "segreta intelligenza del
cuore" di contro alla protervia della ragione in quello che Forster chiamò
"il mio romanzo indiano influenzato da Proust" e che rimane il suo
indiscusso capolavoro.
Commento:
Era dai tempi del liceo
che desideravo leggere questo libro: già da allora ne intuivo il fascino. Devo
dire che non mi ha deluso, anzi, la lettura mi è sembrata meno ostica di quanto
immaginassi. Questo libro è incentrato sulla profonda e insanabile divisione
tra indiani e inglesi, tra colonizzati e conquistatori: entrambi i gruppi sono
arroccati sulle loro posizioni intransigenti e intolleranti, ma se da parte
loro gli indiani sono lamentosi, controversi e fanno di tutto per esacerbare il
loro vittimismo, dal canto loro, gli inglesi sono superbi, consapevoli del loro
ruolo di giustizieri in società e non si fanno problemi a considerare un altro
essere umano non del loro rango un inferiore, un approfittatore, un nemico. Queste
differenze divengono ancora più evidenti quando due signore inglesi – diverse per
età e temperamento – giungono a Chandrapore in visita a Ronny, figlio di una e
futuro marito dell'altra. Le due donne, essendo nuove dell'India, non sono a
conoscenza del luogo e dei costumi, così mentre la vecchia signora Moore fa
amicizia col dottor Aziz, la futura nuora Adela Quested vuole vedere la vera
India, cominciando dal conoscere meglio gli indiani. Viene organizzata una gita
alle grotte di Marabar e a fare da guida alle signore c'è proprio Aziz, ma
qualcosa di strano accade nelle grotte e da quel giorno i rapporti tra inglesi
e indiani non saranno più uguali: si è rotto un equilibrio fragilissimo.
Passaggio in India è un
libro incentrato sulla contrapposizione: contrapposizione tra indiani e
inglesi, tra indiani e indiani, tra religioni… si evidenziano qui tutte le
grandi e piccole differenze di questo Paese così misterioso ed enigmatico. Una
lettura piacevole, questa, sebbene ammantata di uno strato di tristezza che di
tanto in tanto si fa più denso ed opprimente come il caldo di Chandrapore che
instupidisce invece che far impazzire. Libro consigliato senza remore.
Opera recensita:
"Passaggio in India" di Edward Morgan Forster
Editore: Mondadori, prima
ed. originale 1924
Genere: letteratura
inglese
Ambientazione: India
Pagine: 340
Prezzo: 11,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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