Sinossi:
1992. Estonia occidentale.
Aliide vive sola nella sua fattoria. In paese non vuole abitare più nessuno,
scappano tutti a Tallinn. Sono rimasti solo i vecchi come lei, qualche
ubriacone e una banda di teppisti sfaccendati. Da quando i russi se ne sono
andati hanno cominciato a fare brutti scherzi. Forse è una di loro la ragazza
che Aliide vede stesa in cortile una mattina, gettata in terra come un mucchio
di stracci. Si chiama Zara, parla estone ma è straniera e racconta di un lavoro
da cameriera in Canada, di un marito violento e di una fuga a piedi nella notte
che l'ha portata fino alla casa di Aliide. Ma non è vero niente, non è finita
lì per caso, era proprio quella la fattoria di cui tanto le avevano parlato.
Man mano che le due donne si conoscono, tra sospetti e ostilità, e si svela il
legame tra loro, dal passato riemerge una tragedia famigliare fatta di
desiderio, rivalità e tradimenti andata in scena nei primi anni
dell'occupazione sovietica, all'epoca delle purghe staliniane e della disperata
resistenza dei partigiani estoni. Alternando le vicissitudini lontane di Aliide
a quelle recenti di Zara, Sofi Oksanen fa scorrere parallele due storie di
violenze sulle donne, di umiliazioni, compromessi e colpe inconfessabili, in un
crescendo di tensione e orrore che riesce a tenere mirabilmente insieme la
suspense di un thriller, l'indagine psicologica e l'urgenza di raccontare con
onestà una pagina drammatica della storia europea.
Commento:
Zara e Aliide, due donne con
vite diverse eppure in qualche modo simili, entrambe segnate dalla violenza che
dà vita al coraggio. Due generazioni a confronto in un cerchio familiare che si
chiude. Mentre fugge dai suoi aguzzini Zara sa che l'unico posto in cui può
andare in quella terra straniera è la casa di Aliide, una donna che non
conosce, della quale ha solo sentito parlare. La aiuterà o la venderà ai suoi
inseguitori? Zara non lo sa, ma non ha scelta: deve tentare. Aliide dal canto
suo si vede piombare in giardino questa ragazzina spaurita, lei che da anni
vive da sola nella sua casa-cimelio: è diffidente, ma la ragazza ha qualcosa di
famigliare. Due storie che si incrociano in una più ampia che riguarda una
pagina importante della storia europea, quella dell'Estonia tra gli anni 40 e
gli anni 80, che in pochi conoscono.
Personalmente non ho amato
questo libro, sebbene abbia una buona struttura narrativa… non ho provato
alcuna empatia con i personaggi, neppure con quelli più provati.; non solo,
qualcosa nello stile della Oksanen mi ha disturbato, non mi ha trasmesso il
pathos che mi sarei aspettata da una storia come questa. Però la mia non è una
bocciatura: c'è una storia nazionale fra queste pagine che non avrei conosciuto
se non avessi letto questo libro. Lo consiglio per questo e perché, in fin dei
conti, anche il racconto delle vite dei personaggi regge.
Opera recensita: "La
purga" di Sofi Oksanen
Editore: Guanda, 2010
Genere: romanzo storico
Ambientazione: Estonia
Pagine: 393
Prezzo: 17,50 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 7.