Sinossi:
INDIA. Smita è un’intoccabile; per sopravvivere, raccoglie
escrementi a mani nude. Il suo è un mestiere che si tramanda di generazione in
generazione,
e che lei ha accettato, sopportando in silenzio. Ma sua
figlia non seguirà le sue orme. No, lei andrà a scuola, imparerà a leggere e a
scrivere, farà grandi
cose. Per offrirle un futuro migliore, Smita sfiderà il
mondo. ITALIA. Giulia adora lavorare per suo padre, proprietario dell’ultimo
laboratorio di Palermo
in cui si confezionano parrucche con capelli veri. Un
giorno, lui ha un incidente e Giulia scopre che l’azienda è sull’orlo del
fallimento. Ma lei non
si scoraggia. Per salvare il laboratorio, Giulia guiderà una
rivoluzione. CANADA. Sarah è un avvocato di successo. Sull’altare della
carriera, ha sacrificato
tutto: due matrimoni, il tempo per i figli e soprattutto per
sé. Poi, però, nel bel mezzo di un’arringa, Sarah sviene e niente sarà più come
prima. Per
vincere la battaglia, Sarah dovrà scegliere per cosa vale la
pena lottare. Smita, Giulia e Sarah non si conoscono, eppure condividono la
stessa forza,
la stessa determinazione nel rifiutare ciò che è toccato
loro in sorte. Come fili invisibili, i loro destini s’intrecceranno
indissolubilmente, dando loro
la possibilità di vivere con orgoglio, fiducia e speranza.
Commento:
Tre donne, tre paesi diversi, tre diverse manifestazioni di
coraggio e voglia di farcela.
Sembrerà banale e retorico, ma qualcuno ha detto che una
volta toccato il fondo non si può far altro che risalire. Le storie raccontate
in questo libro dimostrano proprio questo. Lo dimostra il coraggio di Smita che
sfida gli usi barbari del suo Paese, l’India, in cui una donna intoccabile è
considerata peggio degli escrementi che raccoglie per lavoro e che intraprende
un viaggio rischiosissimo per non dare a sua figlia Lalita il suo stesso futuro
- pulire le latrine delle case dei ricchi – ma garantirle un’istruzione.
Lo dimostra l’intraprendenza di Giulia che, di fronte al
fallimento del piccolo laboratorio di famiglia e al tracollo delle vite di
molte persone, tenta il tutto per tutto imbarcandosi in una nuova impresa ed in
una nuova vita, al di là della ritrosia e della diffidenza mascherata da
attaccamento alle tradizioni.
Lo dimostra il coraggio di Sarah che in pochi mesi vede
sgretolarsi le certezze professionali che ha costruito mattone dopo mattone,
isolata e discriminata per una malattia che la porta inesorabilmente verso la
morte. Sarah trova il coraggio di ribellarsi, di risalire la china, di
riprendersi ogni singolo attimo della sua vita.
Queste donne non si conoscono, non sanno l’una dell’esistenza
delle altre, non si incontreranno mai, ma c’è qualcosa che le lega: il coraggio
e i capelli. Sì, i capelli, che Smita dona in segno di riconoscenza, che Giulia
confeziona e che Sarah indossa per cominciare la sua battaglia verso la
risalita.
Detta così, forse questa sembra una storia inverosimile, ma
vi assicuro che è plausibilissima e davvero emozionante. Questo libro è una
finestra su tre diversi modi di intendere la vita, tre diverse realtà femminili
ed insieme un’iniezione di energia, di coraggio, di voglia di lottare. Lo
consiglio caldamente, specie alle donne.
Opera recensita: “La treccia” di Laetitia Colombani
Editore: Nord, 2018
Genere: narrativa internazionale
Ambientazione: India-Sicilia-Kanada
Pagine: 284
Prezzo: 16,90 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9