Sinossi:
Stoccolma, 1880. È una sera di dicembre e la città è come
incantata sotto una coltre di neve bianchissima. Nel foyer luccicante del
Teatro dell'Opera,
gremito di dame in abiti eleganti e gentiluomini dell'alta
società, tra il profumo delle ciprie e l'aroma dei sigari, un uomo e una donna
si incontrano.
Lei è Beatrice Löwenström, dai meravigliosi capelli rosso
fuoco e il viso spruzzato di lentiggini, una ragazza volitiva e ribelle che mal
sopporta le rigide
convenzioni borghesi degli zii con cui vive. Lui è Seth
Hammerstaal, lo scapolo più discusso della capitale, con un debole per le donne
belle e per le
regole da infrangere. Un incontro fuggevole, eppure
destinato a cambiare per sempre due vite. Perché quella sera nasce la più
travolgente passione che
la fredda Stoccolma abbia conosciuto: da allora le strade di
Seth e Beatrice si incrociano più volte, per caso, nelle mille occasioni
mondane dei salotti
bene della città. Seth è incantato dall'intelligenza di
Beatrice, una donna che non assomiglia a nessun'altra, e Beatrice spaventata e
insieme sedotta
da quest'uomo affascinante e inaffidabile, che non ha mai
vissuto secondo gli schemi. Lungo le vie scivolose per la brina, dinanzi alla
baia ghiacciata
scintillante di luci, tra convegni notturni e passeggiate in
carrozza, si consuma così un amore segreto, e per questo ancor più bruciante.
Ma su Beatrice
sono già stati fatti progetti e conclusi accordi che non includono
né la libertà, né la felicità e tantomeno Seth...
“Ritratto di donna in cremisi” è ambientato nel passato, tra
il 1880 e il 1882, ma non è un romanzo storico; racconta una storia d’amore, ma
non è un semplice romanzo rosa; contiene scene d’amore molto esplicite per l’epoca
in cui è ambientato, ma non è un romanzo erotico. Cos’è? E’ tutte queste cose
insieme! E’ una fiaba dal sapore antico, ma scritta da un’abile penna moderna.
Beatrice è una diciottenne di una bellezza non perfetta, ma
esuberante, dalla chioma rosso fiammante e dal viso tempestato di efelidi. Ma
oltre che bella, la ragazza è soprattutto colta, di un’intelligenza vivace ed
incontenibile; è poco incline a rispettare le regole e le convenzioni sociali
ed a lasciare che altri decidano per lei.
Seth è uno degli scapoli più ambiti di Stoccolma, ha buon
gusto, ama le belle donne e sa come farle felici, è passionale, virile, ma anche
estremamente sensibile.
Beatrice e Seth vivono a Stoccolma, in una Svezia che
attraversa, come tutta Europa, un periodo di profondi cambiamenti culturali:
esistono le classi sociali e le distinzioni tra aristocrazia e fasce meno
abbienti, ma il confine non è così netto come in altri romanzi di qualche
decennio prima. Ci sono uomini che considerano le donne come oggetti da usare e
commerciare e uomini che ne apprezzano l’intelligenza e la vivacità. Sono
sostanzialmente questi i cardini della struttura di questo romanzo: la
concezione della donna, la distinzione di classe, il matrimonio combinato e
quello d’amore.
Beatrice e Seth si incontrano per caso all’Opera, ma l’attrazione
tra loro è immediata ed irresistibile. A quell’incontro fugace ne seguiranno
molti altri, più o meno fortuiti, e il legame tra i due cresce fino a diventare
travolgente ed inevitabile. Ma Beatrice, la sagace, intelligente, ribelle
Beatrice deve sposare un altro uomo, molto diverso dal suo amato Seth. Lei non
lo sa ancora, ma alle sue spalle è stato concluso un accordo, firmato un contratto
che la consegna al suo aguzzino in cambio di un posto nell’alta società per la
sua famiglia adottiva: Beatrice, infatti, non ha più i genitori e vive in casa
di uno zio che dovrebbe darle affetto, invece non vede l’ora di sbarazzarsi di
lei e la consegna al miglior offerente come fosse merce di scambio. La ragazza
non ha scelta: le condizioni che le vengono poste sono terribili, ma lei è
obbligata ad accettarle. Da questo momento si aprirà una serie di malintesi ed
ostacoli che impediranno a Seth e Beatrice di amarsi come vorrebbero.
Rabbia, orgoglio, passione, umiliazione, amore si mescolano
in queste pagine creando un mix di sensazioni esplosivo: la profonda tristezza
ed apprensione per le sorti dei due amanti si contrappone alla passione elettrica
e bruciante irradiata dagli incontri proibiti tra i due che attraversa le
pagine investendo il lettore come una scarica di adrenalina. Il lieto fine sembra
non arrivare mai, perciò quando finalmente il cielo si rischiara su Stoccolma la
gioia è ancora più intensa e pervasiva.
A volerle trovare, ci sarebbero tante lacune da riscontrare
in questo libro… qualche esempio? La storia in sé risulta un tantino troppo fantasiosa
ed a tratti poco verosimile; inoltre è un po’ strano che una ragazza di buona
famiglia in quegli anni avesse così tante occasioni (seppur fortuite) di
intrattenersi da sola con un uomo… Inoltre, le descrizioni delle scene d’amore,
che pure ho molto apprezzato, potrebbero risultare fuoriposto in un romanzo ambientato
a fine Ottocento e mettono in risalto il fatto che l’opera è stata scritta in
tempi moderni. C’è chi paragona quest’autrice a Jane Austen, solo più
provocante. In parte concordo con questo paragone, ma bisogna tener conto del
fatto che si tratta di un’autrice dei giorni nostri: Jane Austen, sebbene fosse
anticonformista ed innovatrice, non si sarebbe mai sognata di descrivere il
sesso in modo tanto esplicito.
Veniamo alle considerazioni personali… Mi è piaciuto? Sì,
molto! Sarà anche molto fantasiosa, a tratti non proprio fedele al periodo
storico, sarà anche estremamente triste, ma questa storia è bellissima! E’
bello, ogni tanto, tuffarsi in una fiaba, far finta che sia vera e sognare che
tutto possa finire bene! E’ bello emozionarsi leggendo, rivivere le vicende dei
protagonisti, piangere, ridere, indignarsi e gioire con loro al punto che non
vorresti più separartene! Ognitanto ci vogliono anche queste belle storie per
allontanarsi un po’ dal mondo reale e rifugiarsi in un mondo parallelo,
diverso.
Mi sento di consigliare questo libro a chi abbia voglia di
una lettura non impegnativa, lunga, spesso triste, ma di certo appassionante.
P.S. Una considerazione molto soggettiva: non linciatemi, mi
piacciono diversi romanzi della Austen, ma il fuoco sprigionato da certe pagine
della Ahrnstedt mi ha emozionato troppo!
Opera recensita: “ritratto di donna in cremisi” di Simona
Ahrnstedt
Editore: Sperling & Cupfer, 2011
Genere: romanzo
Ambientazione: Svezia, Normandia 1880
Pagine: 433
Prezzo: 19,90 €
Consigliato: sì.