Sinossi:
Tutti la
chiamano Lilli e il suo sogno segreto, incomprensibile agli occhi del marito e
della madre, è fare la casalinga. Ora che la sua colf si è licenziata potrà
finalmente dedicarsi a esplorare a fondo i misteri delle faccende domestiche.
Perché gli aspirabriciole non aspirano né le briciole né nient'altro? Cosa si
nasconde nella Jungla Nera del frigorifero? A queste e altre domande Lilli
cerca di rispondere in un quaderno destinato alla figlia. Ma c'è una domanda a
cui non riesce a trovare la risposta: dov'è finita la sua amica delle
elementari, la bambina con cui aveva condiviso l'organizzazione domestica dei
Cicciobello? Noemi sembra scomparsa nel nulla, e Lilli s'improvvisa detective
con l'aiuto di vecchie compagne, contesse, giornalisti e altri alleati
estemporanei. Un romanzo magnetico, con tanto d'istruzioni per l'uso (della
casa e della vita).
«A noi due, casa. Siamo sole, adesso. Una di fronte all'altra,
come Gary Cooper e quell'altro in "Mezzogiorno di fuoco".»
Lilli ha quarantotto
anni, ha appena perso il lavoro ma per fortuna zia Mariangela le ha lasciato
un'insperata fonte di reddito. Quale momento migliore per realizzare il sogno
inconfessabile di dedicarsi anima e corpo alle cure della casa? Il marito
Francesco non si capacita, l'amica Cecilia alza le spalle, la figlia Iris ride,
la madre inorridisce, ma Lilli osserva beata se stessa pulire la cucina,
ammucchiare spugnette multicolori, inventare definitive sistemazioni di quel
mondo a parte e sempre provvisorio che è la dispensa. E perché tutto questo
sapere ballerino non vada perduto, annota su un quaderno i consigli pratici da
tramandare alla figlia in forma di schede. Come evitare che gli spaghetti una
volta aperti scappino da tutte le parti? Per quale arcano motivo nel cambio di
stagione dell'armadio è indispensabile la naftalina? Perché le pattine sono
improvvisamente scomparse dalla circolazione? Lilli, però, ha anche un marito
con un progetto pericoloso, una figlia che da un giorno all'altro minaccia di
abbandonare gli studi per darsi all'uncinetto, un'amica che rischia di
diventare madre di tre figli complicati. Ma soprattutto non fa che chiedersi:
dov'è finita Noemi? La sua compagna delle elementari che le ha fatto scoprire
le meraviglie della Maglieria Magica sembra scomparsa senza lasciare traccia.
Ma Lilli è un osso duro e non si dà per vinta: la troverà. Perché è una
casalinga guerriera, e tutti se ne accorgeranno.
Commento:
"Le cure della
casa" è il mio primo incontro con Stefania Bertola e credo proprio che non
sarà l'ultimo. È un libro leggero, scanzonato, che però mi ha dato da pensare…
ed in particolare ciò che più mi ha fatto riflettere e che mi porta a
consigliarlo è la serie di domande che mi ha scatenato la reazione di familiari
ed amici alla scelta casalinga di Lilli. Domande che possono tranquillamente
sintetizzarsi in un bel "Ma perché?". Perché, mi sono chiesta, una
donna che ne abbia le possibilità non può scientemente e consapevolmente decidere
di non voler più lavorare? Perché non deve sentirsi libera di occuparsi
amorevolmente e finanche maniacalmente della casa? Perché, mi sono chiesta, se
non ha vincoli di sorta, non può persino decidere di sparire dalla circolazione,
di non farsi trovare, di non dare più conto a nessuno della sua vita? Perché no?
Perché viene presa per pazza o liquidata con il classico "è solo una fase"
o peggio, considerata una fallita? Certo, c'è tutto un validissimo discorso
sulle conquiste fatte dalle donne negli ultimi cinquant'anni, che le hanno
portate a diventare manager, imprenditrici, politiche, donne in carriera ed
insieme – qualora lo vogliano – mogli, compagne, madri. Discorso che – ripeto –
è e rimane validissimo… ma quand'è che noi donne conquisteremo la libertà di
poter scegliere davvero come vivere la nostra vita? Agli uomini vengono forse
avanzate le stesse critiche? Se una donna come Lilli, giovane, intelligente, che
ha sempre lavorato ma ora il lavoro l'ha perso, decide di non volerne più
cercare un altro, perché viene malvista? Ha il suo sostentamento economico, non
trascura la famiglia, non toglie nulla a nessuno, è felice così… perché non
può? Domande che, probabilmente non hanno risposta, ma che comunque mi sono
posta e spero inducano ad una riflessione. Tornando al libro, mi è piaciuta
molto la scrittura di Stefania Bertola che, con tono colloquiale e familiare,
ha dato voce ad una protagonista della porta accanto, moderna ma anche un po'
nostalgica, un filino folle e un tantino naif, una tipa simpatica alle prese
con la vita di tutti i giorni, la famiglia, la spesa, le pulizie di casa, i figli
all'università e le tante piccole beghe sentimentali sue e di chi le sta
intorno. Una donna che, all'inizio per puro divertimento, si butta a capofitto
in un'avventura, nulla di rocambolesco, ma una cosa che tanti di noi sogniamo
di fare ma non ci risolviamo a fare mai. Una bella lettura leggera in cui
ritrovarsi e su cui riflettere. Consigliato.
Opera recensita:
"Le cure della casa" di Stefania Bertola
Editore: Einaudi,
2021
Genere: narrativa
italiana
Ambientazione:
Torino
Pagine: 248
Prezzo: 17,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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