Sinossi:
Giuliana e Leonardo. Lei cassiera in un supermercato. Lui,
poliziotto. Lei, sposata, un matrimonio tranquillo e una vita fin troppo
normale. Lui deluso
dalle donne e un mestiere che è una vocazione. Poi c'è
Martino, il marito innamorato e devoto di Giuliana. Leonardo e Giuliana si
incontrano alla cassa
del supermercato, lui la salva da un tentativo di rapina.
Nasce un amore che è più forte di tutto: dei vincoli, del passato, della
razionalità. Nasce un
amore che è un'esigenza di stare insieme, di prendersi, di
affondare l'uno nell'altra. E che presto si trasforma in una fuga dalle vite di
prima e da una
colpa senza rimedio. Un viaggio on the road verso una nuova
vita e dentro se stessi. Una strada non facile tra cedimenti improvvisi, cadute
e risalite.
Una corsa contro il tempo in cui non possono esserci
vincitori. Una storia raccontata a due voci in cui misurare distanze,
avvicinamenti, identità, in
una spirale che lascia senza fiato.
Commento:
Leonardo, Giuliana, Martino. Lui, lei l’altro. E’ questo il
refrain su cui si dipana – anche visivamente – questa storia: un racconto
corale di un matrimonio finito e di un nuovo amore ancora fragile che sfocia in
dramma. Un percorso ad ostacoli che passa dall’appiattimento al risveglio dei
sensi, alla ribellione, al distacco, alla perdita. Un intreccio di vite come ce
ne sono tante che si perde in un grigio finale.
Che dire di questo libro? A spingermi a leggerlo è stato il
titolo, che riprende un verso de “l’esigenza” dei Radiodervish, una delle
canzoni preferite mie e a quanto pare anche della protagonista. Avevo visto, un
paio d’anni fa, il film tratto da questo libro che mi aveva lasciata perplessa
ed insoddisfatta. Così ho voluto leggere il libro sperando che vi fosse un
riscatto… non è stato così: certamente le parole hanno reso più chiari alcuni
punti che nel film erano rimasti nebulosi, ma comunque la storia è quella, il
film è fedele al romanzo. Diciamoci la verità: questo libro non è brutto… e non
è neanche bello… semplicemente è prevedibile, non lascia nulla se non un velo
di tristezza e disincanto ed è pure un po’ troppo volgare, di quella volgarità
voluta che finisce per suonare forzata. Alla fine della fiera no, non lo
consiglio, proprio perché non aggiunge né toglie nulla, né sul piano delle
emozioni, né su quello della storia… niente. Mi dispiace perché avevo
aspettative alte sul film, un po’ meno sul libro avendolo letto dopo. Va beh,
pazienza, meglio averlo letto che restare col dubbio.
Opera recensita: “L’esigenza di unirmi ogni volta con te” di
Tonino Zangardi
Editore: Imprimatur, 2015
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: Puglia-Italia-Svizzera
Pagine: 160
Prezzo: 14,00 €
Consigliato: no
Voto personale: 6.
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