Sinossi:
Dopo quarantun anni due uomini, che da giovani sono stati
inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha
passato quei decenni in Estremo Oriente, l’altro non si è mosso dalla sua
proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null’altro
contava, per loro. Perché condividono un segreto che possiede una forza
singolare. Tutto converge verso un «duello senza spade» – e ben più crudele.
Tra loro, nell’ombra, il fantasma di una donna. E il lettore sente la tensione
salire, riga dopo riga, fino all’insostenibile.
Commento:
Due uomini, un Generale ed un Ufficiale della Guardia, ma
prima ancora due amici, due fratelli, due compagni di vita. Tra di loro quarantuno
anni di lontananza e tanti conti in sospeso… in primis uno che riguarda una
donna.
Amore, tradimento, intrigo, amicizia. Di questo parla, in
estrema sintesi, Le braci. E Marai ci mette tutta la maestria di cui è capace
nel descrivere i sentimenti, per far immedesimare chi legge al punto da
ritrovarsi in quella stessa stanza, ad ascoltare il monologo del padrone di
casa, il sussurro dell'ospite che si accomiata, a fissare rapito le braci che
rischiarano appena una notte particolarmente buia.
E' carico di suggestioni, Le braci, di pathos, di sentimenti,
di curiosa attesa… per questo e per altri mille motivi è considerato un
capolavoro della letteratura europea del Novecento.
Però non mi ha preso. Lo so, è incredibile e di certo è colpa
mia, credo di non averlo letto al momento giusto… però è così, gli ho preferito
di gran lunga La donna giusta, altro bellissimo libro di Marai che, a
differenza di questo, mi avvinse da subito.
A voi, però, lo consiglio perché, al netto delle mie
impressioni personali, è un'opera che merita ed alcuni passi, specie dopo la
metà del libro, sarebbero da copiare ed incorniciare.
Opera recensita: "Le braci" di Sandor Marai
Editore: Adelphi, prima ed. originale 1949
Genere: letteratura europea
Ambientazione: Austria, Ungheria
Pagine: 125
Prezzo: 11,00 €
Consigliato: sì/no
Voto personale: 7.
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