Sinossi:
Nei primi anni della
dittatura fascista a Fontamara, "un antico e oscuro luogo di contadini
poveri nella Marsica", i "cafoni" subiscono soprusi e
ingiustizie così antichi da sembrare naturali come la neve e il vento. Berardo
Viola, che porta una scintilla di ribellione, subirà le torture della milizia
fascista e sarà ucciso, ma assurgerà a emblema di un nuovo, seppure ancora
impreciso e velleitario, livello di dignità. Opera intessuta di una precisa
verità storica, Fontamara fonde la ballata popolare, la parabola evangelica e
la satira politica in una partitura corale che si fa violenta denuncia di ogni
ingiustizia.
Commento:
Nella Marsica, poco
distante dalla piana del Fucino, c'è un paesino di montanari e contadini,
Fontamara, abitato da gente abituata a lavorare e soffrire, soffrire e
lavorare. È qui che è ambientata questa storia, nei primi anni Venti, con gli
echi della guerra ancora nelle orecchie e per in bocca solo il fiele di
continue umiliazioni. Tasse, sfruttamento, ruberie, per gli abitanti di
Fontamara sono all'ordine del giorno fino a quando, una sera di giugno, la luce
elettrica viene tagliata. Quella stessa sera un uomo venuto dalla città si
presenta con in mano fogli bianchi chiedendo ai fontamaresi di firmare non si
sa bene cosa. La mattina dopo, andando nei campi, i contadini scorgono con
incredulità e sgomento alcuni cantonieri intenti a deviare il corso del
ruscello che irriga i campi di Fontamara e porta l'acqua in paese. Bene, è
questa la classica goccia che fa traboccare il vaso: la misura è colma e il
paesino non ci sta più a subire. A nulla valgono i tentativi di rabbonimento di
esimi notabili del posto, man mano che le angherie si accumulano, sempre meno
persone sono disposte a tacere. Quando poi i fascisti irrompono in paese beh,
non c'è più ritorno.
Fontamara è un romanzo struggente
e bellissimo che racconta un'Italia rurale, vera e tenace, fatta di dignità,
lavoro e lotta, fatta di personaggi vili come il curato, opportunisti come Don
Circostanza, scaltri e arraffoni come l'Impresario, di gente che si ribella e
lotta dando il tutto per tutto, come Berardo Viola… ma anche di persone miti,
umili, abituate ai bocconi amari della vita, come la famiglia che racconta questa
storia. Un romanzo da leggere e metabolizzare pagina dopo pagina, una lettura
importante che parla del nostro passato.
Opera recensita:
"Fontamara" di Ignazio Silone
Editore: Mondadori, prima
ed. originale 1933
Genere: letteratura
italiana
Ambientazione: Abruzzo
Pagine: 166
Prezzo: 12,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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