Sinossi:
Raccontata
attraverso gli occhi di una donna che vive un secolo di sconvolgimenti con
passione, determinazione e senso dell'umorismo, Isabel Allende ci consegna
ancora una volta una storia epica che esalta ed emoziona.
Violeta
nasce in una notte tempestosa del 1920, prima femmina dopo cinque turbolenti
maschi. Fin dal principio la sua vita è segnata da avvenimenti straordinari,
con l'eco della Grande guerra ancora forte e il virus dell'influenza spagnola
che sbarca sulle coste del Cile quasi nel momento esatto della sua nascita.
Grazie alla previdenza del padre, la famiglia esce indenne da questa crisi solo
per affrontarne un'altra quando la Grande depressione compromette l'elegante
stile di vita urbano che Violeta aveva conosciuto fino ad allora. La sua
famiglia perde tutto ed è costretta a ritirarsi in una regione remota del
paese, selvaggia e bellissima. Lì la ragazza arriva alla maggiore età e conosce
il suo primo pretendente... Violeta racconta in queste pagine la sua storia a
Camilo in cui ricorda i devastanti tormenti amorosi, i tempi di povertà ma
anche di ricchezza, i terribili lutti e le immense gioie. Sullo sfondo delle
sue alterne fortune, un paese di cui solo col tempo Violeta impara a decifrare
gli sconvolgimenti politici e sociali. Ed è anche grazie a questa
consapevolezza che avviene la sua trasformazione con l'impegno nella lotta per
i diritti delle donne. Una vita eccezionalmente ricca e lunga un secolo, che si
apre e si chiude con una pandemia.
Commento:
Violeta, il nuovo personaggio nato dalla penna di Isabel
Allende, è una donna volitiva e tenace, che ha vissuto tanto e intensamente. Ha
avuto l'incoscienza di mandare all'aria la rassicurante immobilità di un
matrimonio per una passione violenta e irrinunciabile e poi ne ha affrontato le
conseguenze per una vita intera, considerato che il divorzio in Cile è stato
introdotto solo nel 2004. Da quella passione sono nate molte disgrazie e due
figli da lei molto amati che, in modi diversi, l'hanno fatta penare non poco.
All'età in cui tutti gli altri avrebbero pensato a come godersi in pace quel
che resta della vita, lei ha deciso di stravolgere la sua dedicandosi ad una
causa tanto nobile quanto impegnativa: con i molti soldi risparmiati dal lavoro
di una vita, ha creato una fondazione che aiuti le donne vittime di violenza.
Un'esistenza avventurosa, quella di questa donna sensuale e spregiudicata, di
questa combattente la cui unica arma è l'intelligenza. Un'esistenza grazie alla
quale ripercorriamo da vicino un secolo di storia del Cile, un Paese su cui
pesava l'influenza dei vicini Stati Uniti, sconvolto da decenni di dittatura,
periodi bui in cui si scompariva per aver difeso la democrazia, per aver
manifestato, per aver espresso le proprie idee. Tutto questo ci racconta Isabel
Allende, per bocca di un personaggio memorabile, con una prosa dinamica e
ricca. Un po' saga familiare, un po' romanzo storico, un po' romanzo
epistolare, Violeta è un libro intenso che ci porta a misurarci con una storia
più o meno nota, ma guardata da un punto di vista diverso. Un libro piacevole
in cui immergersi, anche per riflettere su un secolo duro e bellissimo, il
Novecento, in cui la Storia è stata, come mai prima, storia del mondo, in
continue interconnessioni ed intrecci che, tuttavia, non possono mai
prescindere dagli esseri umani che le conseguenze di quella Storia le hanno
vissute e patite direttamente.
Opera recensita: "Violeta" di Isabel Allende
Editore: Feltrinelli, 2022
Traduttore: Elena Liverani
Genere: romanzo epistolare
Ambientazione: Cile-Stati Uniti, 1920-2020
Pagine: 368
Prezzo: 20,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
Nessun commento:
Posta un commento