Sinossi:
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta
del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da
allora, ogni
anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito
che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto.
Ormai molto vecchio,
Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare
luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la
verità è affidato
a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è
il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in
reportage di
denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo
imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander,
giovane e abilissima
hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco
ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E
più scava,
più le scoperte sono spaventose.
Commento:
Da tempo sentivo tessere le lodi della trilogia “Millennium”
e, dopo la lettura di questo primo volume, devo ammettere che la fama è
ampiamente meritata. “Uomini che odiano le donne”, primo libro di questa
trilogia, è un thriller ben congeniato ed articolato che contiene al suo
interno molti argomenti: dall’acking alla frode finanziaria, dal giornalismo d’inchiesta
alla violenza sulle donne, con risvolti psicologici di tutto rispetto. Ma
andiamo con ordine.
Il libro racconta l’esperienza del giornalista economico Mikael
Blomkvist che viene ingaggiato da un potente industriale per un lavoro alquanto
bizzarro: esaminare tutto il materiale di indagine (di polizia e privata) sulla
scomparsa (e probabilmente sull’omicidio) di una ragazza avvenuta trentasette
anni prima in circostanze assai strane. Mikael è consapevole dell’insensatezza
dell’impresa, ma è reduce da una condanna per diffamazione per un articolo
pubblicato su un magnate dell’industria che gli ha causato non pochi problemi,
quindi accetta di trasferirsi in un’isola sperduta nel nord della Svezia per
dedicarsi a questa strampalata indagine. Il problema è che Mikael finisce per
appassionarsi alle vicende che si infittiscono ad ogni nuova scoperta ed anche
quando la situazione sembra inaspettatamente farsi pericolosa lui non vuole
abbandonare il campo. In questa indagine Mikael è affiancato da una ragazza
molto particolare e diversa da chiunque altro abbiate mai conosciuto: Lisbeth
Salander, una ragazza con molti problemi nelle relazioni sociali, ma un
assoluto genio dell’informatica. Impulsiva, folle, instabile, ma al contempo
intuitiva, acuta e geniale, Lisbeth è il personaggio più singolare e meglio
riuscito dalla penna di Stieg Larsson: un rompicapo per chi lavora con lei,
indubbiamente un caso di studio per tutti gli psicologi del mondo ed una
graditissima compagnia per noi lettori, pur con tutte le sue stramberie. E’
stato senza alcun dubbio il mio personaggio preferito e mi ha incuriosita sin
dalla prima pagina. Più in generale, comunque, tutti i personaggi che
incontriamo in queste pagine sono ben caratterizzati; la trama, poi, è
interessante ed offre molti profili di riflessione e degni di approfondimento.
Quanto allo stile, direi che la storia incede in modo lento,
ma puntuale: sebbene il libro faccia fatica a decollare, non ci si annoia mai e
quando finalmente la storia prende il ritmo giusto non ci si staccherebbe mai
dalle pagine. Il finale, poi, è ovviamente aperto ad una continuazione e
Larsson è stato abilissimo a creare curiosità e voglia di leggere subito il
seguito per sapere cosa accadrà ai nostri due protagonisti, Lisbeth e Mikael.
Insomma, davvero un’ottimo thriller! Consigliato!
Opera recensita: “uomini che odiano le donne” (Millennium
#1) di Stieg Larsson
Editore: Marsilio, 2007
Genere: thriller
Ambientazione: Svezia
Pagine: 676
Prezzo: 21,50 €
Consigliato: sì.
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