Sinossi:
Fabrizio è un depresso.
Ha tutto per avere una vita normale; ma un segreto tarlo lo corrode e
non lo fa andare avanti. Bruna, la sua migliore “amica” di sempre, gli sta
molto vicino. Così pure Biagio, l’amico malato di cancro, che incontra spesso
al bar. Ed è bello anche fare conversazione col suo amico negoziante che lo
invita ad una festa. Dablo, il suo cane, è in buone mani. Lo affida, infatti,
ad Antonella, la bellissima donna che è la sua nuova fiamma. Ma il suo “male
occulto” lo porta a tentare il suicidio. Il tuffo in acqua che lo fa quasi
annegare, però, lo riporta ad apprezzare la vita. Sì; adesso vuole vivere alla
grande e pienamente. Ce la farà o è solo un sogno quello che potrà accadere? Il
nostro Salvatore Scalisi ci fa vivere una storia come sospesa in un mondo
rarefatto, dove tutto è fluttuante ed evanescente, possibile ed impossibile.
Verità e allucinazioni si susseguono. Spazi di luce e di buio si alternano
subitaneamente. Fabrizio riuscirà a vivere bene? Chi lo sa; la vita è mistero.
Come in una tela di Marc Chagall, figure colorate a tinte forti, volteggiano su
sottofondi in cui luce e buio si miscelano incessantemente. Stavolta la penna
di Salvatore Scalisi si fa pennello e, come il grande Chagall, crea figure
misteriose ed evanescenti, sospese in un vuoto variamente colorato e variamente
illuminato.
Prof. Maria Carmela Benfatto.
Commento:
All'apparenza Fabrizio è un uomo
soddisfatto di sé, equilibrato, con una vita normale… è riuscito a mascherare
così bene il suo segreto che nessuno, neanche il fratello, neanche gli amici di
sempre lo hanno capito. Qual è questo segreto? In realtà Fabrizio la vita non
la ama per niente, non riesce a godersi nulla di tutto ciò che di buono gli accade
intorno; è roso e annebbiato da un malessere atavico e profondo che gli fa
vedere tutto nero. Da tempo ormai il suo unico pensiero è farla finita, il suo
unico obiettivo è trovare un modo per chiudere con la vita. Quando "finalmente"
si è deciso e sembra aver trovato il coraggio, non prova la sperata gioia della
liberazione… perché? Dipenderà forse da Antonella, la vicina così bella e simpatica
che ha conosciuto da poco e con cui c'è stato subito feeling? O forse è per
l'amico Biagio che ha un tumore e, anche se avrebbe davvero motivo di essere
disperato, non si arrende alla morte? Fabrizio non lo sa, ma mentre annaspa
nell'acqua gelida non può fare a meno di seguire l'istinto e di provare a
sopravvivere. Da questo momento tutto è confuso, altalenante, spazio e tempo si
mescolano, i ricordi e gli eventi si fanno sfuggenti… ce la farà, Fabrizio, a
riemergere e riappropriarsi di quella vita che ha tanto bistrattato?
Evanescente depressione è un romanzo popolare,
che narra con parole semplici una quotidianità tangibile, una realtà purtroppo
comune a molti. La prosa di Salvatore Scalisi è immediata e schietta, lo stile è
scorrevole, i dialoghi ricordano il fumetto, le scene si susseguono come
fotogrammi di un film in cui l'ombra grigia del male di vivere turba una
giornata altrimenti splendente. Un racconto interessante, quello di Scalisi,
che ad un certo punto si biforca ponendoci davanti a più alternative… spetta a
noi operare una scelta, così come spetta a noi scegliere come vivere la vita,
l'unica e sola che ci è toccata in sorte.
Opera recensita: "Evanescente
depressione" di Salvatore Scalisi
Editore: autopubblicato, 2017
Genere: narrativa italiana
Pagine: 133
Prezzo: 9,30 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.
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