Sinossi:
Tradotta in sessanta Paesi, oltre venti milioni di copie
vendute, Camilla Läckberg è il crime svedese.
Mentre fuochi cadono
come paracaduti colorati e girandole luminose esplodono in cielo, Max, Liv,
Anton e Martina festeggiano tra di loro la fine dell’anno. Ragazzi ricchi,
belli, viziati per il mondo indossano una maschera impeccabile, dietro cui però
nascondono odio e dolore. Il catering serve aragoste, caviale, champagne e i
quattro attingono anche alle bottiglie da collezione che sono in cantina.
Amoreggiano, fumano, spiano i genitori nella casa vicina. E iniziano a giocare.
Dapprima Monopoli, poi Obbligo o Verità. E ben presto un passatempo un po’
malizioso deflagra nell’occasione per mettersi a nudo e liberarsi, finalmente,
del peso della verità.
Quattro ragazzi, la
notte di Capodanno. La festa, l’ebbrezza, un gioco in cui la posta diventa
sempre più alta. Camilla Läckberg scandaglia magistralmente gli abissi
dell’adolescenza e il luogo più oscuro e minaccioso che ci sia: la famiglia.
Prima edizione
mondiale.
Commento:
In questo suo ultimo libro, un romanzo breve e intenso di
appena 120 pagine, Camilla Lackberg dà mostra di un suo grande talento che
avevamo già avuto modo di apprezzare in altre sue opere: la capacità di
analizzare e spiegare con parole semplici le dinamiche mentali degli
adolescenti e le forme più o meno acute di disagio che vivono. Un disagio che è
spesso causato dal loro rapporto con la società, con la famiglia, gli amici, la
scuola, le aspettative altrui, i traumi inferti da adulti che dovrebbero
proteggerli e invece non lo fanno. L'espediente utilizzato dalla Lackberg per
porci di fronte a questi problemi è, in questo caso, la festa dell'ultimo
dell'anno in due ville contigue di un quartiere bene di Stoccolma: in una ci
sono quattro ragazzi, quattro amici alle soglie della maturità, nell'altra i
loro genitori. In una corsa a precipizio verso il vuoto mascherata da gioco
malizioso, assistiamo al disvelarsi di storie tanto disturbanti quanto comuni
sulle quali, anche se vorremmo, non possiamo girare lo sguardo. Il finale è
decisamente discutibile, ma beh, Camilla Lackberg non è un'autrice di romanzi
rosa… è pur sempre un'autrice di crime. Non ci si aspetti da questo libro una
storia complicata, salti nel tempo o particolari tecniche narrative: è un romanzo
breve, ma intenso, come scrivevo all'inizio, che racconta storie semplici nella
loro complessità. Non è un capolavoro, non fa parte di nessuna delle due serie
già lanciate da quest'autrice… quali sono dunque i motivi per leggerlo? È un'occasione
in più per riflettere sull'adolescenza, i suoi bisogni, l'impatto dei traumi e
le responsabilità degli adulti; è scritto discretamente; è una storia breve che
si fa leggere senza difficoltà. Consigliato per una lettura veloce, ma non
banale.
Opera recensita: "Il gioco della notte" di Camilla
Lackberg
Editore: Einaudi, 2021
Genere: narrativa straniera
Ambientazione: Svezia
Pagine: 120
Prezzo: 14,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.
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