Sinossi:
New York, 1888. Le poche
lampade a gas che illuminano la strada hanno vita breve, poiché tra un po’ non
ci sarà più alcuna differenza tra il mezzogiorno e la mezzanotte: la luce
elettrica è il futuro, e l’uomo in grado di governarla non solo farà una fortuna
inimmaginabile, ma otterrà il controllo su Wall Street, Washington, i giornali,
le compagnie telegrafiche e milioni di apparecchi elettrici. Al giovane
avvocato Paul Cravath, appena uscito dalla Columbia Law School, viene affidato
un caso che sembra impossibile da vincere: il suo cliente, George Westinghouse,
l’inventore più abile in circolazione, è stato citato in giudizio da Thomas
Edison, l’uomo dei miracoli, dei fulmini in barattoli di vetro, delle voci che
corrono su cavi di rame, per una domanda da un miliardo di dollari: chi ha
inventato la lampadina elettrica? Alla base della contesa c’è il brevetto
numero 223.898, soprannominato il «Brevetto della Lampadina», accordato a
Thomas Edison nel 1880. Brevetto che George Westinghouse è accusato di aver violato.
I due inventori sono incredibilmente simili nella loro ostinazione, entrambi
sicuri del proprio talento e sprezzanti verso quello dell’altro, e il compito
che attende Paul non è di facile soluzione. Edison è inoltre un avversario
astuto e pericoloso, con grandi risorse a sua disposizione: spie private,
giornali e l’appoggio di J.P. Morgan, il re di Wall Street. Che la carta
vincente, per Paul, sia quella di rintracciare l’introvabile Nikola Tesla, il
talentuoso ingegnere che con Edison ha avuto un terribile litigio, prima di
essere cacciato dalla Edison General Electric Company?
Commento:
Quando un lettore tipico
che non si definisca appassionato di romanzi storici si ritrova davanti ad un
libro che può rientrare in questo genere letterario, i suoi interrogativi e le
sue titubanze riguardano la cosiddetta "pesantezza" del racconto e/o
l'attendibilità/veridicità storica di quanto viene narrato. Ora, io faccio
parte – e non me ne vanto - di questi lettori pigri, diffidenti, snobisti che,
davanti ad un romanzo storico si chiedono se sarà interessante, coinvolgente o
se sarà come leggere un libro di scuola, se sarà veritiero o se la finzione
narrativa prevaricherà la storia… e molto spesso rinunciano a piè pari alla
lettura. Sono sempre stata convinta che per scrivere bisogna essere bravi, ma
bravi davvero… e credo che Graham Moore, l'autore di Gli ultimi giorni della
notte, lo sia grandemente: questo romanzo storico non solo è accurato nel
riportare una ricostruzione realistica dei fatti narrati, ma è davvero
appassionante da leggere.
Di cosa parla questo
romanzo? È presto detto: parla di luce, luce elettrica, ma anche di invenzioni,
scoperte, ambizione e genio. Tutti noi ci siamo chiesti, almeno una volta ad
ogni black out elettrico, come sarebbe la nostra vita senza elettricità, ma
quanti di noi si sono mai chiesti com'è arrivata l'energia elettrica nelle case
dei nostri avi? Come ha cambiato la loro vita? Basta fare un salto ideale nelle
strade di una notte newyorchese nel 1888 per scoprirlo: la città dalle mille
luci, la città che non dorme mai appare insolitamente buia e mal sicura sotto la
fioca illuminazione delle lampade a gas, ma ci sono là, in fondo, verso Manhattan
e Wall Street, dei palazzi illuminati a giorno. Sono quelli in cui hanno sede
le industrie e le istituzioni che finanziano Thomas Edison, l'inventore della
lampadina. Ma l'ha davvero inventata lui, la lampadina? Cosa prevedeva davvero
il brevetto a lui accordato nel 1880? E davvero George Westinghouse, il suo più
grosso concorrente, l'avrebbe violato? Toccherà a Paul Cravath, giovane avvocato,
apparentemente rampante, ma in realtà insicuro, scoprire come stanno le cose.
Non sarà facile, anzi, sarà rischioso… e se fra due geni la chiave fosse trovare
un altro genio, un folle, il più visionario di tutti? È così che fa la sua
comparsa Nicola Tesla. Ma basterà il suo genio per mettere fine alla Guerra
delle correnti, o al contrario, la renderà più incandescente che mai? E
soprattutto, per il giovane Paul, cosa significherà vincere una causa che tutti
danno per persa?
Tra genialità, sotterfugi,
inganni, insicurezze, spregiudicatezza, Graham Moore ci regala una storia
originale ed appassionante da leggere d'un fiato, per sognare e riflettere. Un
libro davvero, davvero consigliato.
Opera recensita: "Gli
ultimi giorni della notte" di Graham Moore
Editore: Neri Pozza, 2021
Genere: romanzo storico
Ambientazione: Stati
Uniti, 1888-1890
Pagine: 432
Prezzo: 19,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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