Sinossi:
Milano, 5 marzo 1617. Qual è il confine tra giustizia e delitto?
Caterina da Broni, governante,
prostituta, avventuriera e strega. Caterina è una bambina strana per il suo
tempo, sa addirittura leggere grazie al padre maestro. Rimasta incinta a
tredici anni in seguito a una violenza, va in sposa a un uomo che non è chi
dice di essere. Ma invece di rassegnarsi a un destino di schiavitù, sceglie di
fuggire. La sua intera vita diventa così una picaresca ricerca del proprio
posto nel mondo, attraverso un territorio lombardo intriso di acque e brume,
dove la vita è scandita dallo scorrere del Po. La sua strada la porta da una
locanda assai equivoca a una raffinata bottega di tipografi e poi alla «corte»
di un capitano di ventura, fino ad arrivare a Milano, la grande città dominata
dagli spagnoli, teatro di intrighi e lotte per il potere. Qui, l'accusa di aver
«affatturato» l'anziano gentiluomo da cui è a servizio la conduce in prigione.
La pena è il rogo: così muore una strega e Caterina è convinta di esserlo, di
aver venduto l'anima al diavolo per poter sopravvivere. A eseguire la sentenza
è chiamato Salem, celebre boia, un uomo bellissimo e tormentato: su quella pira
lui rischia di perdere qualcosa di molto importante, che non sapeva di possedere.
Sensuale, inquieta, spietata, tenera e decisa, Caterina da Broni è la
protagonista autentica di uno dei più famosi processi alle streghe che la
storia abbia tramandato. In questo romanzo prende vita come eroina
modernissima, in una narrazione di ricerca storica, ricostruzione d'epoca,
racconto di eventi che si susseguono con ritmo incalzante. Mentre attraversa,
ribelle, il suo tempo, sul suo cammino aleggia una domanda: qual è il confine
tra giustizia e delitto?
Commento:
Appassionante. È questo l'aggettivo
che più mi sento di associare a questo libro. Questa biografia romanzata,
frutto di minuziosa ricerca storica e bibliografica ed insieme di grande
passione narrativa, racconta la storia di Caterina da Broni, una delle più
famose donne italiane processate per stregoneria ed arse al rogo nel 1600. Il
ritratto che emerge da queste pagine è bellissimo e controverso: fin da
bambina, Caterina si è sempre dimostrata intelligente, pronta ad apprendere, ma
anche a sopportare. Mi ha colpito molto, all'inizio del romanzo, il misto di
dolore, accettazione, dignità e voglia di rivalsa di questa bambina del popolo
di fronte ai soprusi del borioso nobile di turno, caratteri della sua
personalità che conserva e se possibile acutizza fino alla fine della sua vita.
È come se questa donna, abusata, maltrattata, provata da mille angherie eppure
sempre consapevole di sé e pronta a tutto per raggiungere i suoi obiettivi e
preservarsi, non perdesse la capacità di stupirsi di fronte ad ogni sopruso e,
di conseguenza, non perdesse la fede nella bontà delle persone, nonostante
tutto. C'è qualcosa in lei - e nel modo di raccontarla di Marina Marazza – che
colpisce, incanta ed avvince. Un romanzo che si divora in un baleno, che vale
la pena di essere letto, una donna che merita di essere conosciuta.
Straconsigliato.
Opera recensita: "Io sono la
strega" di Marina Marazza
Editore: Solferino, 2020
Genere: romanzo storico
Ambientazione: Nord Italia, fine
1500-inizio 1600
Pagine: 480
Prezzo: 19,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
Nessun commento:
Posta un commento