Sinossi:
Il primo caso per Cormoran Strike in questo romanzo di
esordio di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di
Harry Potter e de "Il seggio vacante". Londra. È notte fonda quando
Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo
lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso
come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di
affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio
di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una
gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per
lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso
significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta
a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta
la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo
scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l'ha
schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per
mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile
abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso
di Mayfair, ai gremiti pub dell'East End, si rivela protagonista assoluta,
ipnotica e ricca di seduzioni.
Il libro di cui vi parlo oggi è “Il richiamo del cuculo”,
primo libro della serie “le indagini di Cormoran Strike”, edito da Salani.
Si tratta di un giallo, scritto alla vecchia maniera, ma
ambientato ai nostri giorni con google ed il cellulare come valido aiuto nelle
indagini. Sin dalla prima pagina si viene catapultati nella storia: già nel
prologo troviamo una descrizione sommaria dei fatti. La stampa è radunata in
una strada di un lussuoso quartiere di Londra per raccontare la morte della
bellissima ed altrettanto famosa top model Lula Landry, precipitata dal balcone
del suo appartamento in piena notte. Nel primo capitolo, invece, ci vengono
presentati i due protagonisti: Cormoran e Robin. Lui è uno squattrinato trentacinquenne,
figlio illegittimo di un cantante famoso e di una super groopie, veterano della
guerra in Afganistan in cui ha perso una gamba, ed ha appena rotto
definitivamente con la sua storica, ricca fidanzata. Lei, Robin, è una ragazza
dello Yorkshire in cerca di lavoro, venuta a Londra per vivere con il
fidanzato, un geloso contabile che le ha appena chiesto di sposarla. Per un
caso fortuito i due si incontrano proprio il giorno in cui John, fratello
adottivo della nota modella Lula, affida a Strike l’incarico di indagare sulla
morte della sorella: egli è, infatti, convinto che non si sia trattato di un
suicidio, come la polizia ha affermato sin da subito, ma piuttosto di un
omicidio. Cormoran si butta a capofitto nell’indagine che gli permette di
prendere un po’ di respiro dai debiti che lo assillano e di non pensare alla
fidanzata che lo ha mollato. Ben presto, però, l’idea dell’omicidio, che in un
primo momento era sembrata a tutti solo una fissazione di un fratello
addolorato, comincia a trovare conferme nelle indagini.
Due mondi a confronto, nelle pagine di questo bel
poliziesco: quello di Lula, costruito, effimero, lussuoso, seducente e quello
della periferia, del degrado sociale, dei senzatetto e delle prostitute. A
volte questi mondi si incontrano, si intersecano ed è lì che può avvenire il
blackout… non in modo evidente, ma sordido, subdolo, magari nelle forme di un
rancore covato per anni e nascosto da un amore fraterno.
Quando ho dovuto decidere se leggere questo libro mi sono
trovata di fronte a sensazioni contrastanti: da un lato ero titubante perché avevo
letto molte recensioni che lo definivano “un giallo puro” e mi risultava
difficile pensare ad un giallo scritto oggi ma con le caratteristiche dei
grandi classici dell’800 e dei primi 900. Dall’altro, però, ero curiosa perché,
per chi non lo sapesse, dietro lo pseudonimo di Robert Galbraith c’è la grande
J. K. Rowling, l’ideatrice di Harry Potter e del suo mondo. Ero curiosa,
dicevo, di capire se fosse in grado di scrivere qualcosa di diverso da ciò che
(giustamente) l’aveva resa celebre. Beh, direi che la prova è stata superata!
Mi è piaciuto molto Cormoran Strike, ma soprattutto ho adorato Robin: bella,
intelligentissima eppure umile ed altruista, “Proprio una brava ragazza”! E poi
il libro è ben scritto e ben architettato; l’ho trovato molto gradevole, pur
senza la suspense e l’azione che tanto mi piace nei thriller di oggi. Bello,
consigliato! A presto con le recensioni dei successivi due volumi!
Opera recensita: “Il richiamo del cuculo” di Robert
Galbraith
Editore: Salani, 2013
Genere: romanzo poliziesco
Ambientazione: Londra
Pagine: 464
Prezzo: € 16,90 (rilegato); € 8,99 (ebook)
Consigliato: sì.
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