Sinossi:
«Insomma, quel mattino di novembre, mentre andavo a
zonzo nel vuoto da non so quanto tempo, succede che io incontro questo tale. E
vi posso dire che, accidenti, se prendevo a destra anziché a sinistra non lo
avrei incontrato. Quindi? Quindi tutto questo deve pur significare qualcosa. Ho
preso a sinistra ed è stato tutto quel che è stato, questa benedetta storia che
adesso vi racconto». È da qui che prende avvio il romanzo, per trascinarci
presto in un altrove abitato da asini, libri, funamboli, macinini da caffè,
poeti, scollatori di francobolli e altre mirabolanti creature. E poi c'è
Guglielmo, un ragazzino che scrive delle lettere sgangherate e bellissime da
cui emerge a poco a poco la sua storia. E c'è qualcuno, Raimond, che raccoglie
quelle parole e le trasforma in un'azione. Perché ciò che è vecchio, desueto,
ai margini, eccentrico, può essere mosso da un'energia misteriosa e seguire
strade poco battute, dove l'utile e l'inutile sanno ribaltarsi l'uno nell'altro
e diventare, forse, una sostanza nuova.
“L’esercito delle cose inutili” è un libro spassoso,
divertente, originalissimo, ma che regala mille spunti per riflettere. E’ la
storia di Raimond, un asino vecchio e randagio che, un bel giorno, incontra
Res, un libro alto quanto un litro di latte, che lo conduce nel paese delle cose
inutili, un luogo strampalato popolato dalla gente più strana. Qui possiamo
trovare, ciascuno nel suo prato, gli avvitatori di lampadine, i raccoglitori di
conchiglie, i trapiantatori di primule e così via. Sono loro i protagonisti di
questa bella storia, loro e Guglielmo, un ragazzino di undici anni che non
riesce a salire sulla pertica, che ama scrivere temi e lettere e che ha un
problema. E’ proprio per aiutare Guglielmo che Raimond ed i suoi compagni si
uniscono in un’impresa pseudo eroica che si trasforma in una festa. Non ci
avete capito niente? Volete sapere cosa intendo? Beh, leggete il libro e
capirete! Vi assicuro, ne vale lapena.
I temi chiave sono senz’altro l’amicizia, la fiducia
negli altri, il rispetto per chi è diverso da noi e l’importanza del passato e
dei ricordi. Con uno stile diretto e colloquiale, Paola Mastrocola ci porta in
un mondo che sembra tanto diverso dal nostro, ma che in fondo non lo è poi così
tanto, dove conosceremo creature che hanno tanto da insegnarci. Un libro da leggere
a qualsiasi età: va bene per i ragazzi, per i preadolescenti come Guglielmo, ma
anche per gli adulti che ognitanto dimenticano di essere stati bambini. Davvero
una piacevole scoperta!
Opera recensita: “l’esercito delle cose inutili” di
Paola Mastrocola
Editore: Einaudi, 2015
Genere: narrativa italiana
Ambientazione: il paese delle cose inutili
Pagine: 212
Prezzo: 17,50 €
Consigliato: sì.
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