Sinossi:
Estate 1926. Christine
Hoflehner è una giovane e poverissima postina di un piccolo borgo austriaco. Un
giorno riceve un telegramma di una zia lontana da tempo, che la invita a
trascorrere con lei un periodo di vacanza - il primo della sua vita - in un
lussuoso hotel a Pontresina. La ragazza scopre così un mondo da sogno,
lontanissimo e impensabile se paragonato alla sua misera condizione; le invidie
che Christine suscita per la sua grazia e il suo ingenuo entusiasmo rendono
però il ritorno al paesino brusco e inevitabile, così come la conseguente
depressione. Inizia allora a frequentare Vienna, dove conosce il coetaneo
Ferdinand, come lei condannato a una vita di stenti e rinunce in seguito alla
guerra. Combattuti tra il loro amore appena nato e lo squallore disperato a cui
li mette di fronte la povertà, i due giovani si troveranno di fronte a una
scelta radicale che potrebbe rovesciare le sorti della loro esistenza. Iniziato
da Zweig nel 1931 e finito durante l'esilio a Londra per sfuggire ai nazisti,
tra il 1934 e il 1938, "Estasi di libertà" è il romanzo che si
credeva perduto del grande scrittore austriaco, pubblicato in Germania e in
Francia nel 1982. Rimasto inedito nel nostro Paese fino al 2011, viene ora
proposto anche in edizione economica in traduzione italiana.
Commento:
Christine è una ragazza semplice, senza pretese, ha vissuto
tranquilla per quasi trent'anni nella povertà del suo piccolo paesino
dell'Austria, sopportando con quieta rassegnazione la guerra, l'indigenza, la
malattia della madre, il lavoro alle poste sempre uguale. Quando, però, su
invito di una zia da tempo trasferitasi in America, Christine si reca a
Pontresina per la sua prima ed unica vacanza, viene a contatto con un lusso che
finora non poteva neppure immaginare. Totalmente inebriata dalla bellezza dei
paesaggi, dalla raffinatezza da cui è circondata nell'hotel, dalla gentilezza
delle persone, la timida e spaventata ragazza di paese si trasforma in
un'avvenente ragazza mondana e ritrova in un lampo la giovinezza che neppure
sospettava di aver quasi perduto. Ma la maldicenza e l'invidia sono sempre
dietro l'angolo, così, per colpa di una vendetta infantile, la giovane viene
rispedita in fretta e furia e senza troppe spiegazioni a casa. Il passaggio
dall'estasi di libertà al microcosmo povero del paesino la getta in una
depressione inquieta e rabbiosa, in un'insoddisfazione insuperabile che la
rende intrattabile e la porta ad isolarsi. E' indifferente a tutto, anche al
dolore, ma qualcosa, infine riesce a smuoverla: è l'incontro, del tutto
fortuito, con un'anima affine, un uomo reduce dalla guerra, arrabbiato anche
lui con lo Stato, col mondo, con la vita. Due sono le strade possibili: che
queste due anime vicine si salvino a vicenda o che si abbandonino allo
sconforto definitivo.
Questo romanzo conferma l'opinione che già mi ero fatta di
Zweig leggendo "L'impazienza del cuore": è uno scrittore abile,
attento, mirabilmente capace di analizzare e descrivere tutto ciò che gli sta
intorno, che siano paesaggi, persone o sentimenti, ed è maestro nell'instillare
nel lettore le sensazioni che lui vuole che egli provi. Ci descrive Christine
in un modo tale che noi, al di qua delle pagine, possiamo solo provare empatia
verso di lei… e lo stesso fa con tutti gli altri personaggi. Unica nota di
dubbio, per me, è il finale… lo avrei immaginato più chiuso, definitivo, in
ogni caso. Invece Zweig ce lo lascia solo intravedere, lo lascia aperto,
incerto come d'altra parte si prospetta il destino dei protagonisti. "Estasi
di libertà" è un libro che consiglio a tutti, è una lettura piacevole che
intriga ed appassiona.
Opera recensita: "Estasi di libertà" di Stefan
Zweig
Editore: Edizioni Clichi, ed. originale 1982 (postumo)
Genere: narrativa europea
Ambientazione: Austria-Svizzera, 1926
Pagine: 465
Prezzo: 10,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
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