Sinossi:
Saba viene data in sposa,
appena quindicenne, al più maturo Ymer, già vedovo di sua sorella. La giovane,
malvista da suocera e cognate, dovrà imparare da sola a gestire marito e figli,
specialmente dopo lo sterminio dei suoi fratelli da parte dei nazisti. Nel
difficile compito, Saba ha come alleate dapprima le figlie e poi le nipoti, in
un'epopea tutta al femminile che attraverserà anche la lunghissima parentesi
del comunismo. La fine del comunismo è raccontata dalle sue discendenti, non
senza rimpianti, perché per loro, pur tra tanti lati oscuri, la dittatura
riuscì a sollevare l'Albania da uno stato di arretratezza feudale. Le vicende
più vicine a noi sono raccontate da una nipote di Saba.
Commento:
"Rosso come una sposa" è una storia di donne,
madri, mogli, figlie; è una storia di matrimoni sugellati non per amore, ma per
debito, di morti che la guerra ha strappato troppo presto alla loro casa, di un
Paese, l'Albania, per decenni chiuso nella gabbia dorata della dittatura. La
storia di un popolo orgoglioso del proprio Paese e del proprio governo, ma con
gli occhi sempre rivolti all'esterno, all'Europa, all'America, un popolo diviso
tra l'invidia e la superiorità verso l'esterno. Una storia che abbraccia quasi
ottant'anni di vita, e che ci viene raccontata da chi l'ha vissuta in ogni sua
fase: le donne. Quella albanese era una società matriarcale e le donne sono
sempre state guide temerarie, sacerdotesse sapienti di riti e tradizioni, dispensatrici
di saggezza e di creduloneria popolare… tra tutte spicca, presente e vivida, la
figura di Saba, moglie-bambina che deve subentrare alla sorella – morta giovane
– sia nel letto che nel cuore del marito; poi madre, poi compagna coraggiosa e
antesignana, poi nonna anticonformista e custode di segreti e tradizioni. Saba
soffre, sopporta, non si lamenta, sa decidere con la sua testa e capisce i cambiamenti
del mondo meglio degli altri, interpretando le luci e le ombre del comunismo, i
problemi dell'Albania, la crudeltà della guerra, semplicemente dagli
accadimenti quotidiani della sua famiglia e del suo villaggio. Consiglierei
questo libro anche solo per lei.
Il libro, poi, si divide in due parti, una prima in cui
conosciamo Saba e ne seguiamo le vicende per molti anni; una seconda in cui a
raccontare è Dora, sua nipote, che ha il compito di ricongiungere generazioni
ed epoche in un racconto famigliare ed insieme nazionale. Un libro piacevole –
nella prima parte più che nella seconda – che ha il merito di offrirci un punto
di vista diverso e originale su un Paese a noi così vicino eppure tanto diverso
per vissuto ed identità storico-culturale. Lo consiglio a chi, come me, sia
pressoché digiuno di cultura e storia albanese: è un buon modo per avvicinarsi
a questo Paese e per cominciare a conoscere il suo popolo.
Opera recensita: "Rosso come una sposa" di Anilda
Ibrahimi
Editore: Einaudi, 2008
Genere: narrativa europea
Ambientazione: Albania, dagli anni 20 ad oggi
Pagine: 260
Prezzo: 16,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 7,5.
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