Sinossi:
Algernon è un topo, ma non
un topo qualunque. Con un'audace operazione, uno scienziato ha triplicato il
suo QI, rendendolo forse più intelligente di alcuni esseri umani. Di certo più
di Charlie Gordon, che, fino all'età di trentadue anni, ha vissuto nella
dolorosa consapevolezza di non essere molto... sveglio. Ma cosa succederà
quando la stessa operazione verrà effettuata su Charlie? Quale sorte accomunerà
la sua esistenza a quella del fedele amico Algernon? "Fiori per
Algernon" è ormai considerato uno dei grandi romanzi del XX secolo, un
capolavoro della narrativa di anticipazione: il diario di un uomo che «voleva
soltanto essere come gli altri», un romanzo definito dal "New York
Times" «magistrale e profondamente toccante», un'opera che ha ispirato
film, serie televisive, musical, che ha vinto il Premio Hugo e il Premio Nebula
e ha venduto oltre cinque milioni di copie nel mondo.
Commento:
Non conosco molto il
genere distopico-fantascientifico, ma, in genere, quando leggo un buon romanzo
lo so riconoscere e, fidatevi, questo lo è. Fiori per Algernon è una storia
plausibilissima, verosimilissima, molto molto intensa, se non fosse che uno dei
punti cardine su cui si fonda è – al momento – irrealizzabile: è la storia di
un uomo, Charlie Gordon, e un topolino, Algernon, che vengono sottoposti ad un
esperimento scientifico, un'operazione che li renderà più intelligenti di
quanto siano in realtà, andando ad aumentare sensibilmente il loro QI. A
raccontarci tutto è proprio Charlie, un trentaduenne affetto da grave ritardo
che per tutta la vita ha desiderato essere intelligente, piacere alla gente, capire
le cose e discutere con gli altri. Le scoperte che Charlie farà dopo l'operazione,
però, saranno molto diverse da ciò che si aspettava. Ciò che scoprirà lo
scopriremo anche noi con lui, leggendo i suoi "rapporti sui
progressi", dapprima tra l'esilarante e il commovente, poi sempre più
lucidi e finanche tragici. Ci sembrerà di compiere con Charlie questo viaggio
dentro l'intelligenza umana in una roulette indiavolata eppure estremamente
lucida di luce e buio, di estrema esaltazione e profonda malinconia. Un libro
illuminante per molti motivi, un romanzo distopico che getta una luce nuova su
molti aspetti della psiche umana. Da leggere.
Opera recensita:
"Fiori per Algernon" di Daniel Keyes
Editore: Tea, prima ed.
1959
Genere: distopico
Ambientazione: Stati Uniti
Pagine: 314
Prezzo: 12,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8,5.
Nessun commento:
Posta un commento