Sinossi:
«Mi chiamo Virginie. Di Nina, Adrien ed Étienne, oggi Adrien è l’unico che ancora mi rivolge la parola. Nina mi disprezza. Quanto a Étienne, sono io che non voglio più saperne di lui. Eppure fin dall’infanzia mi affascinano. Sono sempre stata legata soltanto a loro tre».
1986. Adrien, Étienne e Nina si conoscono in quinta elementare. Molto rapidamente diventano inseparabili e uniti da una promessa: lasciare la provincia in cui vivono, trasferirsi a Parigi e non separarsi mai.
2017. Un’automobile viene ripescata dal fondo di un lago nel piccolo paese in cui sono cresciuti. Il caso viene seguito da Virginie, giornalista dal passato enigmatico. Poco a poco Virginie rivela gli straordinari legami che uniscono quei tre amici d’infanzia. Che ne è stato di loro? Che rapporto c’è tra la carcassa di macchina e la loro storia di amicizia?
Valérie Perrin ha il dono di cogliere la profondità insospettata delle cose della vita. Seguendo il filo di una vicenda struggente e implacabile, l’autrice ci trascina al cuore dell’adolescenza, del tempo che passa e separa.
Commento:
Avendo amato molto Cambiare l'acqua ai fiori, il precedente bestseller di Valérie Perrin, ero in trepidante attesa di leggere questo suo terzo romanzo e devo dire che, sebbene fra i tre Cambiare l'acqua ai fiori rimanga il mio preferito, le mie aspettative rispetto a questo libro non sono state deluse. E' una storia intensa, profonda, ricca di intrecci e sottotrame, raccontata però con la semplicità e la franchezza di chi si approccia alle cose, alle storie, alle vite altrui con umiltà, cercando di conoscerne e raccontarne il più possibile lasciandosi stupire dall'inatteso, instillando nel lettore la curiosità genuina di sapere cosa succederà ai personaggi. Personaggi che, anche in questo romanzo, sono tridimensionali: li conosciamo approfonditamente, dall'infanzia fino all'età adulta in un ciclo di flash-back che aumentano la curiosità e ci permettono di completare la loro conoscenza passo passo, con una piccola tessera in più ad ogni giro. Li conosciamo approfonditamente anche grazie ad un personaggio in più, vicino, ma a distanza di sicurezza rispetto ai tre amici protagonisti: Virginie. Virginie rimane un enigma fin quasi alla fine della storia, è sempre stata presente nelle vite di Etienne, Nina ed Adrien, ma nessuno sembra notarla... è lei che, con sguardo lucido sebbene coinvolto, ci fa da guida nell'oggi di questi tre amici che non si vedono da anni e il cui rapporto ha subito grandi stravolgimenti, permettendoci così di proseguire senza timori alla scoperta del loro passato. La scrittura di Valérie Perrin è sempre misurata, curata, ricercata, con i dettagli al punto giusto, nessuna sbavatura, nulla di superfluo. Leggere i suoi libri significa inoltrarsi in microcosmi, vite, realtà anche difficili o inconsuete che si conosceranno poco a poco e forse mai del tutto, come del resto accade nella vita vera quando si arriva in un luogo sconosciuto o ci si imbatte nelle vite altrui. Tre è un romanzo corposo che si fa leggere gradevolmente, che emoziona e, sebbene forse non tocchi il cuore come il romanzo precedente, lascia comunque la sensazione - a libro chiuso - di aver letto una bella storia che ci dà qualcosa da far sedimentare e su cui, magari, riflettere a tempo debito. Una lettura che ho apprezzato molto e che, ovviamente, consiglio.
Opera recensita: "Tre" di Valérie Perrin
Editore: E/O, 2021
Genere: narrativa straniera
Ambientazione: Francia
Pagine: 624
Prezzo: 19,00 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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