Sinossi:
Vincitrice del Premio Pulitzer 2009
con il romanzo Olive Kitteridge,
Elizabeth Strout ha esordito con Amy
e Isabelle nel 1998. È la storia, questa, di una cittadina
anonima della provincia americana. Di un’estate straordinariamente torrida. Di
un microcosmo di donne, impiegate presso gli uffici di una fabbrica locale. Tra
queste c’è Isabelle, ancora giovane, che tenta di celare il proprio misterioso
passato dietro una facciata di decoro e perbenismo; e c’è la figlia Amy, una
timida adolescente con un segreto che non riesce a tenere nascosto. Il rapporto
tra le due è teso, intessuto di cose non dette e di una reciproca
incomprensione che si trasforma in aperta ostilità quando la madre scopre nella
figlia l’esuberanza e la voglia di vivere che un tempo erano state le sue, il
suo stesso desiderio di darsi a un altro e di essere amata. Il mondo di Amy e
Isabelle crollerà violentemente all’improvviso, e dopo un toccante, impietoso
confronto durante una drammatica notte niente sarà più come prima. Lieve e
spietato, impreziosito da una scrittura cristallina, Amy e Isabelle è un
indimenticabile romanzo sui legami affettivi e la paura di amare.
Commento:
Conoscevo già Elizabeth Strout per
aver letto, un po' di tempo fa, Olive Kitteridge, il suo romanzo certamente più
famoso. Di quella lettura ho un ricordo piacevole, ma molto vago… so per certo,
però, che non sarà lo stesso per Amy e Isabelle: questo libro è decisamente
difficile da scordare, almeno per me… mi è piaciuto molto di più, mi ha
coinvolta emotivamente, ha toccato corde profonde.
È la storia di una madre e una
figlia adolescente che, dopo aver vissuto quasi in simbiosi per sedici anni
(questa l'età di Amy), si ritrovano d'improvviso ad odiarsi, acerrime nemiche,
presenze ostili obbligate a convivere. Tutto cambia, improvvisamente, quando
Isabelle scopre delle cose su Amy che le fanno capire che la figlia che credeva
di conoscere è cresciuta, maturata, sta emancipandosi da lei ed anzi contro di
lei. Quella figlia cui ha dedicato la vita è, in realtà, una sconosciuta
ribelle ed ostile che forse la odia, di sicuro le si rivolta contro e non vuole
parlarle. Cosa ha scatenato quest'onda d'urto? Ad un primo sguardo potremmo
dire che è stato l'amore, ma indagando un po' più a fondo scopriremo che tutto
si deve alla paura. Paura di non essere all'altezza l'una dell'altra,
all'altezza della società di una piccola cittadina di provincia, all'altezza
delle aspettative del prossimo, di se stesse, dell'uomo che si desidera e si
crede di amare. Paura di fallire, di non proteggere abbastanza, di deludere chi
ci è caro, paura che gli errori del passato si ripetano e si tramandino.
Amy e Isabelle è un romanzo
toccante e bruciante sull'adolescenza e il rapporto madre-figlia, ma anche
sulla necessità di vivere la propria vita senza costrizioni, libere da
pregiudizi o condizionamenti sociali, economici, religiosi, culturali… una
necessità che non è superficiale e frivola, ma che è parte del bisogno di
autodeterminarsi che riguarda intimamente ognuno di noi.
Opera recensita: "Amy e
Isabelle" di Elizabeth Strout
Editore: Fazi, prima ed. 2000
Genere: narrativa americana
Ambientazione: New England, Stati
Uniti
Pagine: 474
Prezzo: 19,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 9.
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