Sinossi:
1904. Sulle rive del fiume
Zambesi, a poche miglia dalle maestose Cascate Vittoria, c’è un insediamento
coloniale chiamato Old Drift. In una stanza fumosa dell’hotel dall’altra parte
del fiume, un esploratore di nome Percy M. Clark, annebbiato dalla febbre,
commette un errore che intreccia il destino di un albergatore italiano con
quello di un garzone africano. Questo innesca un ciclo di inconsapevoli
conseguenze che travolgono tre famiglie dello Zambia (una nera, una bianca, una
mista) i cui membri si scontrano e s’incontrano nel corso del secolo, nel
presente e oltre. Con il susseguirsi delle generazioni, le storie di queste
famiglie – i loro trionfi, i loro errori, le perdite e le speranze – emergono
attraverso un panorama di storia, fiaba, romanticismo e fantascienza. Da una
donna ricoperta di peli a un’altra afflitta da una cascata infinita di lacrime,
a storie d’amore proibite e ardenti storie politiche, a meraviglie tecnologiche
nostrane come afronauti, microdroni e vaccini virali, questo avvincente e
indimenticabile romanzo è una testimonianza del nostro desiderio di creare e
attraversare i confini e una meditazione sul lento e grandioso passare del
tempo.
Commento:
Cos'hanno in comune fra loro capelli, lacrime e zanzare? Apparentemente
nulla, ma, fidatevi, c'entrano molto, molto più di quanto si possa pensare. Di
sicuro c'entrano nella storia raccontata nel libro cui danno il titolo, il
folgorante esordio letterario di Namwali Serpell da molti – troppi – accostato addirittura
a Cent'anni di solitudine. Senza voler cercare a tutti i costi paragoni
impegnativi, mi sento di affermare che Capelli, lacrime e zanzare è un libro
impegnativo, una saga familiare appassionante, un buon romanzo storico con
tracce di distopia sul finale, un ottimo esordio letterario e, non da ultimo,
un interessante modo di conoscere la storia di un popolo, tanto variegato, di
un territorio che ruota attorno a un fiume (lo Zambesi) e di una Nazione nata
da appena sessant'anni e segnata dal colonialismo europeo del primo Novecento e
da profondi dissidi e contraddizioni interni, dati dalle tante etnie conviventi
in un territorio non poi così vasto. Tutto comincia da un errore e finisce in
un errore, tutto comincia in un hotel nel 1904 in cui un inglese supponente e razzista
viene in contatto con un albergatore italiano, e finisce con tre ragazzi di etnie
diverse che cercano di cambiare il corso di una storia già scritta. Nel mezzo c'è
la vita, c'è un groviglio di storie, esperienze che si intrecciano, destini che
si incrociano… ci sono amori, lotte politiche, privazioni, compromessi, tragedie
personali, progetti, tradimenti… c'è tutto quello di cui è fatto un vissuto,
moltiplicato per il vivere d'un intero popolo. La storia di un Paese raccontata
tra verità e fantasia, in un romanzo intenso, impegnativo, ma molto piacevole
da leggere. Consigliato.
Opera recensita: "Capelli, lacrime e zanzare" di
Namwali Serpell
Editore: Fazi, 2021
Genere: saga familiare, romanzo storico, distopico
Ambientazione: Zambia
Pagine: 650
Prezzo: 18,50 €
Consigliato: sì
Voto personale: 8.
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